Ticino
La Crtm: “L’Ustra non ci considera”
© CdT/Gabriele Putzu
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Daniele Coroneo
2 anni fa
La voce della Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio si unisce al coro di proteste che si alza dal Distretto più a Sud del cantone contro il progetto di corsia per i tir

La corsia per i tir in attesa di valicare il confine a Brogeda sembra non andare proprio giù al Mendrisiotto e alle sue istituzioni. Dopo le prese di posizione dei Comuni di Mendrisio, Novazzano e Balerna, dei Verdi ticinesi del Plr di Mendrisio e dell’ex sindaco di Chiasso, Moreno Colombo, ora ad alzare la voce nei confronti dell’Ustra è la Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio (Crtm), che scrive all’Ufficio della Confederazione.

“Coinvolti sempre meno”
In particolare, alla Commissione non va giù di non essere stata considerata dall’Ustra prima di proporre la nuova corsia: “La Crtm, inoltre, ha dovuto constatare con particolare disappunto che Ustra non l’ha mai presa in considerazione nella sua campagna informativa riguardo a questo progetto. Durante la nostra riunione di ieri, da più parti, è emersa una certa preoccupazione per il sempre minore coinvolgimento della Crtm, che invece dovrebbe essere aggiornata sullo sviluppo delle infrastrutture stradali che riguardano il Mendrisiotto e Basso Ceresio, non solo locali e cantonali, bensì anche nazionali”.

Corsia aggiunta all’ultimo
La Commissione è pure infastidita dall’aggiunta in corsa del corridoio per i camion in attesa al progetto di risanamento del tratto dell’A2 fra Mendrisio e Balerna. “La reazione apparentemente tardiva degli enti locali – spiega la Crtm – è giustificata dall’apparizione della corsia tir in uno stadio avanzato del progetto”. “Il timido accenno all’adattamento della corsia di stoccaggio dei veicoli pesanti non permetteva ai presenti di considerarne la reale portata e le possibili conseguenze”. È dunque per questi motivi che la Crtm richiede “formalmente” all’Ustra di “voler fermare momentaneamente l’iter di pubblicazione per permettere alla Crtm, insieme ai Comuni” di incontrare l’Ufficio federale e di “discutere nuovamente del progetto”.

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