Ticino
"Abbiamo molto da dare nei vari ambiti, è giunto il momento di cambiare"
Redazione
2 giorni fa
Norman Gobbi, consigliere di Stato a capo del Dipartimento delle Istituzioni, spiega i motivi che lo hanno spinto a voler far cambio di Dipartimento con Claudio Zali: "Non è un passo indietro, ma in avanti".

"È una volontà che abbiamo espresso, vogliamo rimetterci in gioco perché abbiamo molto da dare nei vari ambiti". Norman Gobbi commenta così a Ticinonews la volontà di fare cambio di Dipartimento con Claudio Zali. Un'intenzione ufficializzata questa mattina durante l’apertura dell’anno giudiziario 2025/2026 presso il Palazzo dei Congressi a Lugano, dopo le anticipazioni del Mattino di ieri. 

Ritiene di essere l'uomo giusto per il Dipartimento del territorio?

"Vengo dalla montagna e quindi, guardando a quanto sta succedendo in Vallese o a quanto accaduto in Vallemaggia, dalla parte più fragile del nostro territorio. Le sfide che riguardano il Dipartimento guidato da Zali sono diversi, dalle infrastrutture alla gestione del lupo, ma anche a livello di turismo perché senza i prodotti dei nostri alpeggi siamo meno interessanti dal punto di vista enogastronomico".

Un cambio a metà legislatura non rischia di lasciare i progetti a metà?

"In quattro anni è difficile portare a casa un progetto, servono più anni. Un cambio porta una scossa nella gestione corrente, che ha bisogno di essere rinvigorita. Questo anche perché uno degli obiettivi che abbiamo come Consiglio di Stato è di essere un cantone positivo, nonostante i problemi della nostra regione e le nostre difficoltà socio-economiche".

Una mossa che pone fine ad ogni tipo di alleanza?

"È un tema che dobbiamo affrontare con i cugini democentristi, perché l'obiettivo è di mantenere l'area che rappresentiamo in Governo con due seggi".

Lasciare il Di è una sorta di ammissione di fallimento?

"No. Non si tratta di un passo indietro, ma in avanti, voltando pagina, dopo 14 anni come 'uomo dei radar'".