
Dopo l'anticipo del Mattino della Domenica, ora arriva la conferma ufficiale dei ministri. Durante il discorso di apertura dell'anno giudiziario 2025/2026 al Palazzo dei congressi di Lugano, il consigliere di Stato Norman Gobbi ha ribadito la richiesta di voler far cambio di Dipartimento con il collega Claudio Zali. "Ho annunciato con il collega Claudio Zali l'intenzione di scambiarci i Dipartimenti perché era arrivato il momento di aprire nuove sfide", ha detto l'attuale capo del Dipartimento delle istituzioni, sottolineando la necessità di "ossigeno nuovo e stimoli diversi". Secondo Gobbi il cambiamento non è una minaccia, ma un'opportunità preziosa. "La comfort zone è calda e rassicurante, ma rischia di spegnere l’energia. Sono il più longevo ministro della giustizia della storia del Canton Ticino, ma sento più che mai sia arrivato il momento di aprire una nuova pagina".
Zali: "Torno a casa"
Nel suo breve discorso, anche l'attuale capo del Dipartimento del territorio ha confermato la voglia di "tornare a casa", riferendosi alla sua carriera di magistrato. "Non avrei mai pensato in vita mia di salire su questo palco a tenere l’allocuzione", ha sottolineato Zali. "Da alcuni mesi covavamo questa idea di cambiamento. Abbiamo ritenuto giusto e rispettoso per le vostre persone e funzioni annunciarlo e ribadirlo all'apertura dell'Anno giudiziario". "Non ho tutta la fiducia del collega nel dialogo tra poteri istituzionali", ha proseguito il consigliere di Stato, "ma da quando questo cambiamento di Dipartimenti sarà effettivo mi porrò come persona che vuole dialogare con il potere giudiziario, avendolo vissuto dall'interno avverto che è il momento delle riforme". Tra le prime proposte, quella di "spoliticizzare il processo di nomina dei magistrati". Zali ha già annunciato che vuole proporre un messaggio in questa direzione da sottoporre al Parlamento ancora in questa legislatura.
Serve l'ok del Governo
Affinché l'arrocco diventi effettivo, serve ancora l’approvazione a maggioranza del Consiglio di Stato. Una prima decisione potrebbe arrivare mercoledì, quando si riunirà per la sua consueta riunione settimanale. Sulla questione l’MPS ha già inoltrato un’interpellanza per chiarire se la richiesta sia conforme alle disposizioni di legge.