Ticino
“Mai autorizzata demolizione completa”
Foto © CdT/ Chiara Zocchetti
Foto © CdT/ Chiara Zocchetti
Marco Jäggli
3 anni fa
Il Municipio dichiara di aver solamente dato l’ok per la demolizione del tetto dell’edificio e che verrà aperta un’inchiesta interna accanto alle procedure penali e amministrative in corso. Si cerca inoltre un mediatore

Il Municipio di Lugano si è riunito oggi per accertare i fatti sfociati nella demolizione di una porzione dell’ex Macello “e per gettare le basi dei prossimi passi relativi al tema dell’autogestione a Lugano”. Al termine della seduta ha comunicato, in particolare, l’apertura di un’inchiesta interna, accanto alle procedure penali e amministrative al momento in corso, per chiarire le dinamiche della demolizione dell’edificio: secondo la Città infatti, i municipali avrebbero prospettato solo un intervento “di natura minore” che avrebbe interessato solamente l’area del tetto, senza demolizione completa dello stabile. “Quest’ultima opzione”, si legge nella nota stampa, “non è mai stata sottoposta al Municipio in passato, nei giorni precedenti alla manifestazione né la notte dei fatti. Il Municipio non ha quindi mai autorizzato la demolizione completa dello stabile”. “Su questo tema”, si aggiunge, “non saranno rilasciate ulteriori dichiarazioni”.

Il sindaco Marco Borradori aveva già aperto a questo possibile scenario nell’intervista di martedì a Matrioska.

Autogestione: verso una nuova convenzione?
Il Municipio nel comunicato stampa conferma inoltre “la sua disponibilità a dialogare con tutte le diverse realtà autogestite presenti in Città che negli scorsi giorni si sono fatte avanti e desiderano essere riconosciute e sostenute nelle loro attività”. Condizione imprescindibile, si legge, “è quella del rispetto della convivenza civile e delle leggi vigenti. L’auspicio è che approfondimenti e accordi anche su questo tema possano essere condivisi nel quadro di una nuova convenzione”, in quanto “ciò che ha portato alla decisione di sgombero è infatti stata una serie di derive illegali che la Città non ha potuto, non può e non potrà neanche in futuro tollerare”.

Sede: confermato il sedime di Cadro
In merito alla sede dell’autogestione, il Municipio comunica che aveva già avviato degli approfondimenti per trovare un luogo che potesse sostituire l’ex Macello, per cui come noto era stato deciso lo sgombero. Il gruppo di lavoro della Città e del Cantone conferma di aver identificato, fra altre possibili soluzioni, il sedime del Consorzio Medio Cassarate: “i servizi comunali stanno ora portando a termine i necessari studi di fattibilità”, si legge. Il comparto ha un’estensione complessiva di 9'522 m2 e si trova in via della Stampa a Cadro, di fronte alla sede della Protezione civile. Una possibilità al vaglio del Municipio è quella di destinare una parte del sedime (circa 1'400 m2 ) per le attività dell’autogestione: “Si tratta di un’ipotesi interessante e concreta, che andrà in ogni caso discussa e consolidata con le realtà autogestite presenti a Lugano e facilitata da un mediatore”.

Mediazione
Il Municipio dichiara inoltre di “ritiene opportuna” un’attività di mediazione fra istituzioni e autogestione che permetta di trovare soluzioni in tempi ragionevoli, accoglie quindi favorevolmente la possibilità - oggetto anche di atti parlamentari in Gran Consiglio – di impostare tale attività. Inoltre “la Città ritiene, in particolare, che il coinvolgimento del Cantone alla ricerca di soluzioni resti necessario”.

Effetti personali
Il Municipio di Lugano comunica infine che a breve la Città organizzerà - “nel rispetto delle disposizioni emanate dalla Magistratura” - la possibilità di recuperare effetti personali, mobilio e libri rimasti negli spazi dell’ex Macello. Il Centro sociale autogestito del Molino-CSOA occupava, infatti, anche buona parte degli edifici esistenti, il cui accesso è attualmente precluso. In questi spazi sono custoditi beni che potranno essere recuperati. Per la presa di contatto e recupero degli effetti personali le autorità chiedono agli interessati di annunciarsi all’indirizzo mail [email protected] tramite il quale saranno comunicate le informazioni di dettaglio (giorno, orario, luogo e modalità di recupero).

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