
Dopo la protesta pacifica di mercoledì scorso, la chiusura a tempo indeterminato della strada Cantonale per Scareglia (Val Colla) non lascia indifferente neanche la politica. Domenica è stata infatti inoltrata un'interpellanza al Governo firmata dalla verde Sara Beretta Piccoli e da altri nove Gran Consiglieri di tutti gli schieramenti.
"L’urgenza - si legge nel testo - è data dalla necessità di comprendere quanto prima come si intende procedere riguardo l’attuale chiusura della strada Cantonale che da Corticiasca porta a Scareglia. La questione risulta essere di interesse pubblico in quanto, è un collegamento fondamentale per raggiungere il fondo valle da parte della popolazione residente e per la Casa Anziani “Orizzonte” di Colla, e considerando che le alternative non sono facilmente fruibili".
Una storia lunga 75 anni
Secondo l'istoriato contenuto nell'interpellanza, "la strada cantonale S313 Tesserete – Bogno – Cagiallo, nel tratto compreso tra l’incrocio per Insone, dopo Corticiasca, e Scareglia, attraversa una zona instabile nota come “frana del Lavinone”. Quest’ultima interessa un’ampia area del versante destro della valle di Scareglia. L’instabilità del Lavinone è causata da una frana a scivolamento lento, con una superficie di rottura molto profonda. Il movimento del versante era già attivo prima della costruzione della strada, avvenuta tra il 1950 e il 1960".
Gli interventi e i monitoraggi
"Dal 2009 i movimenti franosi sono sottoposti a monitoraggio regolare. (...) Nel 2018 è stato attivato un sistema di monitoraggio continuo, collegato a un impianto di allarme, che consente la chiusura tempestiva della strada in caso di rilevamento di accelerazioni anomale. (...) Per contrastare i progressivi cedimenti, già a partire dall’anno 2002, sono stati fatti numerosi interventi di ancoraggio e tentativi di stabilizzazione. (...) Negli scorsi anni sono stati fatti anche degli studi geotecnici e sono state valutate delle possibili soluzioni per ripristinare la strada. Tutto questo ha permesso di mantenere agibile la carreggiata in sicurezza fino ad oggi, ma purtroppo non ci sono soluzioni tecnicamente valide e sostenibili, che permettano di stabilizzare il versante e i cedimenti. A causa delle piogge delle ultime settimane si sono verificati nuovi movimenti nel manufatto".
Un finanziamento di 195 milioni per il quadriennio 2024-27
Il 14 luglio 2023 sono stati votati i crediti per il quadriennio 2024-2027 destinati alla conservazione del patrimonio delle strade cantonali. Su proposta del Dipartimento del territorio, è stato licenziato il messaggio del concernente la richiesta al Gran Consiglio di un finanziamento complessivi 195 milioni di franchi. (...) Tra questi risulta un credito di 16 milioni di franchi che si focalizza sulla protezione preventiva e la premunizione dai pericoli naturali in relazione alle strade cantonali, permettendo pure d’intervenire in caso di urgenze non pianificabili.
Le domande al Consiglio di Stato
Di seguito riportiamo integralmente le domande poste al Governo dai firmatari:
● In 75 anni dalla costruzione della strada, in che misura si è intervenuti per risolvere la problematica dei movimenti franosi? Con quali crediti?
● Dopo 8 anni di monitoraggio continuo del manufatto, e dopo i lavori di ancoraggio del 2002, perché non si è intervenuti per trovare una soluzione definitiva?
● Non sono sufficienti i crediti votati negli ultimi 20 anni (oltre 1 Miliardo circa) per la messa in sicurezza delle strade Cantonali? Se no, con quali priorità s’interviene?
● Sono stati valutati altri tipi d’intervento o percorsi alternativi per questo tratto? Se sì con quali risultanze? Se no, per quale motivo?
● Qual è il costo degli studi geotecnici effettuati per questo comparto e quali le possibili soluzioni semmai indicate per il ripristinare la strada? Dove sono visibili gli studi?
● Quali soluzioni/alternative sono state date agli allievi che si recano a Tesserete a scuola?
● Qual’ è la situazione per il trasporto pubblico? Come s’intende ripristinarlo?
● Le persone residenti nella casa anziani “Orizzonte” di Colla resteranno ancora più isolate? Com’è si è previsto d’intervenire in caso di emergenze?
● Per ripristinare il tratto stradale in questione si può far capo al credito di 16 milioni di franchi che si focalizza sulla protezione preventiva e la premunizione dai pericoli naturali in relazione alle strade cantonali, permettendo pure d’intervenire in caso di urgenze non pianificabili?
● È a conoscenza di altri versanti che interessano la strada cantonale che, con l’attuale chiusura, potrebbero portare ad un rischio di isolamento di una parte della popolazione? Se si, dove, come e quando si intende intervenire per evitare questo rischio?
● Che influsso ha sui tempi di percorrenza rispetto alla situazione antecedente la chiusura della strada?
● Sono necessari interventi stradali per garantire l’inversione di marcia del trasporto pubblico? Se si, dove, come e quando si intende intervenire?
I firmatari
L'interpellanza è stata inoltrata domenica al Consiglio di Stato da Sara Beretta Piccoli (prima firmataria ) e da altri 9 Gran Consiglieri di tutti gli schieramenti, sinistra, centro e destra: Massimo Mobiglia, Maria Pia Ambrosetti, Alain Bühler, Cristina Zanini Barzaghi, Paolo Ortelli, Michel Tricarico, Sabrina Gendotti, Maurizio Canetta, Tiziano Galeazzi.