Le categorie "colore della pelle" e "tipologia" continueranno a essere usate per descrivere le persone segnalate nel sistema nazionale di ricerca RIPOL, ma in versione aggiornata. Lo ha deciso l'Ufficio federale di polizia (Fedpol) dopo aver consultato le polizie cantonali e altre autorità partner interessate.
La decisione di rimuovere il colore della pelle
Nell'estate 2025, ricordiamo, la Fedpol aveva deciso a livello operativo di rimuovere il campo “colore della pelle” dalla finestra di registrazione Ripol. La decisione era motivata dallo scarso utilizzo del campo e dalle opzioni di selezioni poco precise: stando all'analisi statistica questo criterio veniva utilizzato in meno dell’1% delle segnalazioni. La sospensione, avvenuta a settembre, era stata presa dopo un primo sondaggio informale presso le polizie cantonali, che non aveva mostrato opposizioni significative all’eliminazione.
La maggioranza favorevole al mantenimento facoltativo della categoria
La consultazione più ampia svolta tra ottobre e novembre ha però portato a un esito diverso: la maggioranza delle polizie cantonali si è detta favorevole al mantenimento facoltativo della categoria, chiedendo però un adeguamento delle opzioni disponibili. La maggioranza ha inoltre affermato di voler mantenere la categoria “tipologia”, utilizzata con una frequenza lievemente maggiore per indicare la provenienza regionale (come mitteleuropeo, nordafricano, africano nero, asiatico).
Nuove opzioni nell'anno nuovo
Dal 1° gennaio 2026 il campo dedicato al “colore della pelle” tornerà quindi a disposizione con cinque opzioni: molto chiaro, chiaro, medio, scuro, molto scuro. Opzioni che potranno essere registrate a titolo facoltativo. Saranno invece eliminate le vecchie designazioni ritenute inapplicabili, come “giallo” e “rosso”. Per quanto riguarda la “tipologia”, RIPOL manterrà nove categorie aggiornate, tra cui nordeuropeo, nordafricano, asiatico e sudamericano, ritenute più coerenti con le esigenze attuali.
Nel 2027 nuove verifiche
Secondo fedpol, l’obiettivo è di mettere a disposizione della polizia in Svizzera sistemi di ricerca possibilmente precisi per contrastare la criminalità e migliorare la qualità dei dati, adeguando gli strumenti informatici alle necessità reali della polizia. Nel 2027 l’Ufficio federale verificherà l’utilizzo delle nuove opzioni e, se necessario, apporterà ulteriori modifiche.