
Il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha dichiarato in un discorso alla Verkhovna Rada (Parlamento) che l'Ucraina non accetterà "la pace a qualunque costo" e ha delineato le linee rosse nei negoziati di pace, descrivendole come "chiare e immutabili". Innanzitutto, "non accetteremo di riconoscere come russi i territori temporaneamente occupati dall'Ucraina", ha detto, aggiungendo che il suo Paese non accetterà alcuna restrizione alla struttura o alle dimensioni delle sue forze armate, nessuna riduzione del suo settore della difesa, nessuna limitazione agli aiuti militari degli alleati e alla presenza di truppe alleate.
La questione dell'adesione alla Nato
In terzo luogo, "non accetteremo alcuna restrizione alla sovranità dell'Ucraina, alla nostra politica interna o estera, compresa la scelta delle alleanze e dei blocchi a cui intendiamo aderire", ha sottolineato il ministro. Riconosciuto che, al momento, non esiste un consenso tra gli alleati in merito all'adesione dell'Ucraina alla Nato, ha affermato che Kiev continuerà a "lavorare attivamente per raggiungerne uno". Tuttavia, "né la Russia né nessun altro Paese hanno e avranno alcun potere di veto sulla nostra scelta", ha aggiunto.