Live Guerra in Ucraina
Putin e Zelensky si incontreranno entro fine agosto, forse a Ginevra
© X -  Volodymyr Zelenskyy
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15 ore fa
Tutti gli aggiornamenti sul conflitto.
6 ore fa
Vertice di Washington, Tuor: "Una pace è molto difficile"
Secondo il giornalista, non è scontato che questi seri tentativi di trovare una soluzione al conflitto siano coronati dal successo. "Ci sono degli elementi, come lo scambio dei territori e la demilitarizzazione dell’Ucraina, che sono difficili da accettare per gli ucraini”.

Un incontro a quattr’occhi tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. È questo il risultato principale emerso dal vertice di Washington. Ieri alla Casa Bianca, ricordiamo, il presidente ucraino Zelensky ha tenuto un colloquio bilaterale con il suo omologo statunitense Donald Trump. I due, poi, ne hanno avuto uno multilaterale con la lunga schiera di leader europei che si sono recati nella capitale statunitense. Incontri che avrebbero, appunto, ottenuto la disponibilità di Putin a vedere Zelensky entro agosto in una località ancora da definire, con il presidente francese Emmanuel Macron che ha proposto Ginevra. L’evento sarà poi seguito da un trilaterale con Trump.

Tuor: "Una pace è molto difficile"

Ma questi sviluppi rappresentano un primo passo verso la pace? Ticinonews lo ha chiesto al giornalista Alfonso Tuor. “Secondo me questa pace è molto difficile, perché ci sono degli elementi, come lo scambio dei territori e la demilitarizzazione dell’Ucraina, che sono difficili da accettare per gli ucraini”, spiega Tuor. Dall’altra parte “è impossibile che la Russia accetti semplicemente una chiusura della guerra sulle posizioni attuali". La Russia "ha vinto e solitamente chi trionfa in guerra è colui che ‘vince’ anche il negoziato”. Tuttavia, “la situazione è talmente complicata che non darei per certo che questo serio tentativo di trovare una soluzione sia coronato dal successo”.

Il capitolo sicurezza

Le questioni territoriali non sembrano essere state al centro del summit di ieri, che è stato invece incentrato sulle garanzie di sicurezza. Ma cosa possono offrire in tal senso i Paesi europei, coordinandosi con gli Stati Uniti? “Fino a poco tempo fa la Russia aveva detto che non avrebbe accettato soldati europei sul territorio ucraino”, ricorda Tuor. Adesso “sembra che Putin abbia accettato questa ipotesi. Ma oltre a ciò, l’Europa non ha molto da concedere, anzi: sottolinea che non manderà soldati in ucraina se non ci sarà una copertura aerea e informatica da parte degli americani. Dobbiamo renderci conto che gli europei hanno giocato alla guerra e non accettano la sconfitta”, conclude Tuor.

 

7 ore fa
Cassis: "Siamo prontissimi ad ospitare l'incontro Putin-Zelensky a Ginevra"
©Gabriele Putzu
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Lo ha affermato il consigliere federale, precisando che "la Svizzera offrirà l'immunità a Putin a condizione che venga per una conferenza di pace".

La Svizzera è "prontissima" ad accogliere un eventuale incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha affermato oggi il "ministro" degli esteri Ignazio Cassis nel corso di una conferenza stampa congiunta con l'omologo italiano Antonio Tajani. "Ringrazio il presidente Macron e la presidente Meloni per la fiducia al nostro Paese" per ospitare a Ginevra un incontro Putin-Zelensky, ha detto il consigliere federale. "Anche altri Paesi hanno già manifestato un desiderio in questo senso e la Svizzera è prontissima, anche a corto termine, a farlo: è la nostra specialità, lo sappiamo far bene, dalle questioni logistiche a quelle legali, tecniche o diplomatiche. Noi siamo a disposizione". "Questa disponibilità - ha puntualizzato il consigliere federale - l'ho ricordata costantemente nei contatti con il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov in questi ultimi mesi". La Svizzera offrirà "l'immunità" a Vladimir Putin, colpito da un mandato di arresto internazionale, a condizione che venga nel Paese "per una conferenza di pace", ha precisato Cassis.

L'immunità

"L'anno scorso il Consiglio federale ha chiarito la situazione giuridica e definito le procedure" per "concedere l'immunità a una persona sottoposta a mandato di arresto internazionale" in arrivo in Svizzera, "se quella persona si presenta per una conferenza di pace, non se si presenta per motivi privati", ha spiegato Cassis. "È tutto molto chiaro, sappiamo cosa fare, sappiamo anche che tipo di contatti avere con la Corte penale internazionale e quindi noi siamo pronti, potremmo far partire la procedura questa sera, non abbiamo bisogno di capire prima di che cosa si tratti. È una scelta che la Svizzera naturalmente può fare grazie alla sua tradizione umanitaria e diplomatica, per poter portare come sede dell'Onu a Ginevra discorsi di pace", ha detto il ticinese. "Ricordo che nel mese di luglio l'Unione parlamentare internazionale ha organizzato a Ginevra un incontro dei presidenti dei parlamenti e che per accogliere il presidente della Duma, il Parlamento russo, abbiamo dovuto fare anche un giro di telefonate per avere l'ok dei paesi vicini, ma non c'è stato problema, abbiamo questo ruolo riconosciuto ed in poche ore abbiamo risolto la situazione. Credo che abbiamo questa forza, ne siamo capaci, e possiamo garantire sicurezza in tutte le sue dimensioni per un tale incontro. Poi sull'opportunità, naturalmente devono essere i grandi leader a decidere qual è il luogo più opportuno", ha dichiarato.

9 ore fa
Lavrov: "Aperti a ogni incontro bilaterale o trilaterale"
Lo ha detto il ministro degli Esteri russo.

La Russia non è contraria a tenere alcun incontro per la pace in Ucraina, "a livello bilaterale o trilaterale". Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov citato dalla Tass. Tuttavia Lavrov ha aggiunto che qualsiasi vertice deve essere preparato "con la massima cura". Perciò, ha sottolineato ancora, citato dall'agenzia Ria Novosti, bisogna procedere "passo dopo passo, gradualmente, a livello di esperti, e procedere attraverso tutti i passi necessari per preparare i vertici".

9 ore fa
Lavrov: "Il nostro obiettivo non sono i territori, ma la difesa dei russi"
Lo ha detto il ministro degli Esteri russo.

L'obiettivo della Russia in Ucraina "non è mai stato" la conquista di territori, ma "la protezione" delle popolazioni russe che vi risiedono. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov in un'intervista alla televisione Rossiya-24 ripresa dall'agenzia Ria Novosti. "Vorrei sottolineare ancora una volta - ha affermato il capo della diplomazia russa - che non abbiamo mai detto che dovevamo semplicemente conquistare qualche territorio. Né la Crimea, nè il Donbass né la Novorossiya sono stati mai il nostro obiettivo". Laddove la definizione Novorossiya comprende le altre regioni russe rivendicate da Mosca. "Il nostro obiettivo - ha proseguito Lavrov - era proteggere le persone, le persone russe che hanno vissuto su queste terre per secoli, che hanno scoperto queste terre, che hanno versato il sangue per esse sia in Crimea sia in Donbass".

9 ore fa
Zelesnky: "Le garanzie di sicurezza ci saranno"
Lo ha scritto il presidente ucraino su Telegram.

"Le garanzie di sicurezza ci saranno": lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando che il lavoro su questo tema proseguirà "anche domani". "Ieri si sono tenuti importanti colloqui a Washington con il presidente degli Stati Uniti e i leader europei. Si tratta di un passo davvero significativo verso la fine della guerra e la sicurezza dell'Ucraina e del nostro popolo", ribadisce il capo dello Stato. "Stiamo già lavorando sui contenuti concreti delle garanzie di sicurezza. Oggi continuiamo il coordinamento a livello di leader, ci saranno discussioni, stiamo preparando i formati appropriati". "Continueremo a lavorare anche domani. Anche i consiglieri per la sicurezza nazionale sono ora in costante contatto. Le garanzie di sicurezza ci saranno. Ringrazio tutti i partner per la determinazione e il sostegno. L'Ucraina sente questa forza. E faremo tutto il possibile affinché la strada verso la pace diventi realtà, grazie alla partnership, alle garanzie di sicurezza e al coraggio del popolo ucraino", conclude Zelensky su Telegram.

9 ore fa
Lavrov: "Trump vuole sinceramente arrivare alla pace"
Lo ha detto il ministro degli Esteri russo.

La Russia crede che il presidente americano Donald Trump voglia "sinceramente raggiungere un risultato che sarà a lungo termine, stabile, affidabile" per la pace in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov in un'intervista alla televisione Rossiya-24 ripresa dalla Tass. "Il presidente Trump e il suo team, soprattutto dopo il vertice in Alaska, hanno iniziato ad affrontare molto più profondamente la risoluzione di questa crisi, comprendendo che è necessario eliminare le cause primarie, come noi, come il presidente Putin, abbiamo costantemente detto", ha aggiunto Lavrov.

10 ore fa
Ginevra sede dei colloqui Putin-Zelensky? Anche Italia favorevole
Lo ha dichiarato il ministro degli esteri italiano.

"Ginevra potrebbe essere la sede giusta" per l'incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Dopo la Francia, anche l'Italia si è detta favorevole alla città di Calvino per un futuro vertice, perché "la Svizzera è un Paese che ha sempre lavorato per la costruzione della pace". Lo ha dichiarato il ministro degli esteri della Vicina Penisola, Antonio Tajani, parlando ai giornalisti al suo arrivo a Berna. "Roma anche sarebbe stata una sede ideale, voluta da americani, ucraini e anche dagli altri, ma c'è il problema della Corte Penale internazionale, quindi sarebbe stato più complicato. Credo che la sede di Ginevra possa essere la sede migliore, l'Italia è favorevole, lo dirò anche oggi al ministro Cassis", ha detto Tajani, riferendosi al mandato di cattura emesso nei confronti di Putin. Come noto, il vicepresidente del Consiglio italiano e ministro degli affari esteri è presente oggi a Berna dove incontrerà a breve il consigliere federale Ignazio Cassis. Quest'ultimo sarà l'ospite d'onore della Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori svizzeri.

10 ore fa
Dopo i colloqui alla Casa Bianca ecco la riunione "dei volenterosi"
Lo ha annunciato Downing Street.

Il premier britannico Keir Starmer presiederà questa mattina una riunione virtuale della cosiddetta "coalizione dei volenterosi" dopo i colloqui alla Casa Bianca. Lo ha annunciato Downing Street secondo cui il primo ministro aggiornerà i leader dei Paesi alleati sull'esito del vertice e discuterà dei prossimi passi da compiere. Al centro dell'incontro ci sono le garanzie di sicurezza per l'Ucraina all'interno di un processo verso la pace di cui hanno discusso nei colloqui a Washington il presidente americano Donald Trump e quello ucraino Volodymyr Zelensky insieme ai leader europei.

11 ore fa
Macron: "Sto spingendo per organizzare il vertice Putin-Zelensky a Ginevra"
Il presidente francese: "L'incontro sarà in un paese neutrale".

L'annunciato incontro tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin dovrebbe svolgersi in Europa. Lo ha sottolineato il presidente francese, Emmanuel Macron. "Più che un'ipotesi, è in realtà la volontà collettiva", ha dichiarato il capo dello Stato in un'intervista trasmessa questa mattina su LCI. "Sarà un Paese neutrale, quindi forse la Svizzera - io propongo Ginevra - o un altro Paese. L'ultima volta che ci sono stati colloqui bilaterali è stato a Istanbul", ha ricordato.

Garanzie di sicurezza e territori

Per quanto riguarda la sicurezza dell'Ucraina, Macron ha annunciato l'organizzazione, con il Regno Unito, di una riunione a partire da oggi a mezzogiorno della "Coalizione dei volenterosi", i "trenta Paesi che lavorano sulle garanzie di sicurezza per tenersi informati su quanto è stato deciso". Nel frattempo, "stiamo avviando un lavoro concreto con gli americani e, quindi, a partire da domani, i nostri consiglieri diplomatici, ministri e capi di stato maggiore inizieranno a lavorare per vedere chi è pronto a fare cosa". Per quanto riguarda le concessioni territoriali, "spetta all'Ucraina farle (...). L'Ucraina farà le concessioni che riterrà giuste ed eque", ha affermato. "In ogni caso, facciamo molta attenzione quando parliamo di riconoscimento giuridico. Non agiamo in base al riconoscimento giuridico, cioè non lasciamo che i paesi garanti dell'ordine internazionale dicano 'possiamo prendere territori con la forza' perché stiamo aprendo un vaso di Pandora", ha avvertito. Oltre all'Ucraina, la Russia è diventata "una forza destabilizzante duratura e una potenziale minaccia per molti di noi", ha sostenuto il presidente francese, invitando a non essere "ingenui" nei confronti di Vladimir Putin, che ha descritto come un "predatore, un orco alle nostre porte". "Il presidente Putin ha raramente mantenuto i suoi impegni", ha insistito l'inquilino dell'Eliseo, mettendo in guardia da una "minaccia per gli europei".

14 ore fa
"A Washington è stato fatto un passo importante"
Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino.

"A Washington ci sono stati dei colloqui importanti.... è stato fatto un passo importante, una dimostrazione di vera unità tra Europa e Stati Uniti": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo gli incontri alla Casa Bianca con il presidente statunitense Donald Trump ed i leader europei. Il capo dello Stato ha ribadito che "le garanzie di sicurezza" sono "una questione fondamentale, come punto di partenza per porre fine alla guerra". "I leader sono venuti di persona per sostenere l'Ucraina e discutere di tutto ciò che ci avvicinerà a una pace reale, a un'architettura di sicurezza affidabile che proteggerà l'Ucraina e tutta l'Europa - ha commentato -. Continuiamo a lavorare, a coordinare le nostre azioni con tutti gli alleati che desiderano porre fine alla guerra in modo dignitoso. Grazie a tutti coloro che ci aiutano".

15 ore fa
Putin e Zelensky si incontreranno entro fine agosto
Trump durante l'incontro alla Casa Bianca: "I preparativi sono in corso"

Vladimir Putin dice sì al bilaterale con Volodymyr Zelensky. Il faccia a faccia fra i due rivali si terrà entro agosto in una località ancora da definire, e sarà seguito da un trilaterale con Donald Trump. "I preparativi sono in corso", ha detto il presidente americano riferendosi al summit fra i due leader. Un incontro storico durante il quale - ha ammesso Zelensky - si affronterà la questione dei territori, tema che non è stato affrontato nella lunga giornata di incontri alla Casa Bianca nonostante Trump parli da settimane di scambio di territori.

Le garanzie di sicurezza

L'attenzione dei leader è stata concentrata sulle garanzie di sicurezza, nodo su cui il confronto continuerà serrato. "Abbiamo discusso delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, garanzie che saranno fornite da vari paesi europei, in coordinamento gli Stati Uniti", ha spiegato Trump senza entrare nel dettaglio. "Stiamo valutando garanzie stile-articolo 5 della Nato", ha messo in evidenza il segretario generale Mark Rutte in un'intervista a Fox, precisando che non si è parlato dell'eventuale dispiegamento di truppe americane. "Lavoreremo nei prossimi giorni, abbiamo bisogno di discutere più dettagli", ha aggiunto. "Gli occidentali formalizzeranno le garanzie di sicurezza per l'Ucraina entro 10 giorni", ha annunciato Zelensky, lasciando intendere che le trattative continueranno serrate.

"Colloqui intensi"

I leader europei, incluso il presidente ucraino, hanno parlato di un incontro buono e costruttivo alla Casa Bianca con Trump. I colloqui sono stati "intensi", ha messo in evidenza il cancelliere tedesco Friedrich Merz precisando che non possono essere imposte concessioni territoriali a Kiev. Merz ha comunque espresso apprezzamento per l'impegno americano a offrire garanzie di sicurezza. Parlando di "progressi", il presidente francese Emmanuel Macron si è detto comunque cauto: "Dubito che Putin voglia la pace", ha detto chiedendo "un aumento delle sanzioni" contro la Russia se i negoziati falliranno. Il leader del Cremlino "non è affidabile", ha invece osservato il presidente finlandese Alexander Stubb, sottolineando che la telefonata di Trump al leader del Cremlino nel mezzo dei colloqui alla Casa Bianca è stata una buona idea. Resta da vedere però - ha messo in evidenza - se avrà il coraggio di un tale incontro.

15 ore fa
Zelensky: "La questione dei territori è una decisione per me e Putin"
Lo ha affermato il presidente ucraino durante l'incontro alla Casa Bianca.

La questione dei territori è "una decisione per me e Putin". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando che non c'è ancora una data per un incontro col suo omologo russo.

un giorno fa
Macron e Merz insistono per un cessate il fuoco
Per i due leader europei, si tratta di un prerequisito necessario per affrontare le discussioni russo-ucraine sulla fine definitiva della guerra.

Durante l'incontro tra Zelensky, i cosiddetti "Volenterosi" e Trump, il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Merz hanno insistito sulla necessità di raggiungere un cessate il fuoco immediato prima di avviare discussioni definitive tra Russia e Ucraina. Poco prima, durante il bilaterale con Zelensky, Trump aveva affermato che un'intesa definitiva per la fine della guerra può essere raggiunta anche "mentre si combatte"

un giorno fa
Al via l'incontro tra Trump, Zelenski e i leader europei
Il presidente americano ha detto che adesso bisogna capire le responsabilità nelle garanzie di sicurezza per l'Ucraina.

Al via l'incontro alla Casa Bianca tra il presidente statunitense Donald Trump, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei.

Aprendo l'incontro con i leader europei Trump - seduto tra il presidente francese Emmanuel Macron e la premier italiana Giorgia Meloni - ha detto: "Cercheremo di organizzare un trilaterale e mettere fine a questa guerra".

In Alaska Vladimir Putin ha "accettato che l'Ucraina abbia garanzie di sicurezza", ha detto l'inquilino della Casa Bianca ai leader europei sottolineando che "ora discuteremo chi farà cosa".

un giorno fa
Zelensky dettaglia le garanzie di sicurezza che vuole per la fine del conflitto
Zelensky ha elencato le misure di fronte ai giornalisti presenti nello Studio Ovale.

Nel suo bilaterale con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nello studio Ovale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fornito maggiori dettagli sulle garanzie di sicurezza che desidera per porre fine alla guerra in Ucraina. In sintesi ha risposto "tutto". Ma poi è entrato nel dettaglio. "Innanzitutto, un forte esercito ucraino: armi, personale, addestramento e intelligence. Per il resto discuteremo con i nostri partner. Dipende dai grandi Paesi, dagli Stati Uniti, da tutti i nostri amici", ha risposto.

un giorno fa
Trump: "Chiamerò Putin non appena finisco questo incontro"
Trump si dice convinto che un incontro a tre con Putin e Zelensky potrebbe portare a uno stop nei combattimenti.

"Telefonerò Putin subito dopo gli incontri odierni", ha affermato Trump, rispondendo alla domanda di una giornalista. "Potrebbe esserci o non esserci un trilaterale. Se non ci sarà, i combattimenti continueranno, ma se ci sarà, penso ci siano buone possibilità di porvi fine".

un giorno fa
Trump: "Il conflitto finirà, spero immediatamente"
Trump non ha però risposto a una domanda sull'eventuale cessione di territori ucraini alla Russia.

"Avremo una pace duratura in Ucraina, spero immediatamente". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nello studio Ovale, senza tuttavia rispondere ad una domanda sull'eventuale cessione di territori ucraini alla Russia.

"La guerra finirà, non posso dire quando, ma finirà": "sono fiducioso che la risolveremo", ha detto Trump, sottolineando che il mondo intero sarò contento quando la fine sarà annunciata.

"Sono aperto a tenere le elezioni una volta raggiunta la pace in Ucraina", ha detto da parte sua il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

un giorno fa
Incontro Trump-Zelensky, il leader ucraino: "Pronto per il trilaterale"
Nell'incontro a Washington, Zelensky ha affermato di essere disposto a incontrare Putin.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha accolto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca per l'incontro bilaterale nello Studio Ovale prima di quello con gli altri leader europei.

"È un onore avere Zelensky qui con noi", ha detto Trump che a chi gli chiedeva quale fosse il messaggio per gli ucraini, ricevendo alla Casa Bianca il loro presidente, ha risposto "Li amiamo".

"Dobbiamo mettere fine a questa guerra, sono pronto per il trilaterale", ha detto da parte sua Zelensky nello Studio Ovale.

un giorno fa
Zelensky è arrivato alla Casa Bianca
Dopo i leader europei, Zelensky entra nella Casa Bianca.

Dopo i leader europei della Coalizione dei volenterosi, anche il presidente ucraino Zelensky è arrivato alla Casa Bianca. A differenza degli alleati europei, il leader ucraino è stato accolto sulla soglia della residenza direttamente da Donald Trump. Zelensky incontrerà da solo Trump, prima di essere raggiunto dagli alleati europei. Il vertice segue quello tenutosi tre giorni fa in Alaska tra Trump e il presidente russo Putin.

un giorno fa
Zelensky: "Io e i Volenterosi coordinati di fronte a Trump"
Lo ha scritto il presidente ucraino su X.

Zelensky e i "Volenterosi" si presentano a Trump in maniera coordinata. "Dobbiamo fermare le uccisioni e ringrazio i nostri partner che stanno lavorando per questo. Insieme ai leader di Finlandia, Regno Unito, Italia, Commissione Europea e Nato, abbiamo coordinato le nostre posizioni in vista dell'incontro con il Presidente Trump", scrive il leader ucraino su X. "L'Ucraina è pronta per una vera tregua e per stabilire una nuova architettura di sicurezza. Abbiamo bisogno di pace".

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