Ticino
Ustra: “Gli imprevisti possono capitare”
Dopo la giornata nera di giovedì Fioroni di Ustra spiega cos’è successo sul cantiere tra Mendrisio e Lugano e ribadisce: “Chiediamo comprensione”

Traffico, traffico e ancora traffico. Vedere macchine incolonnate nel nostro Cantone è praticamente quotidianità. Che sia in autostrada o che sia in cantonale, c’è sempre (o quasi) un motivo o un cantiere che blocca le strade ticinesi. La giornata di giovedì – che potete ripercorrere nel servizio andato in onda su Teleticino – è stata caratterizzata da un serpentone lungo dieci chilometri tra Mendrisio e Lugano e l’intasamento del traffico nel Locarnese a causa di un bus in avaria nella Mappo Morettina. Gli ingorghi hanno fatto arrabbiare molti, che hanno inveito contro Ustra. Tra questi anche Claudio Zali bloccato in cantonale il quale ha preteso le scuse all’utenza e definito la situazione “inaccettabile”. Ma cos’è successo davvero? Marco Fioroni, capo filiale Ustra di Bellinzona, ne ha parlato in diretta a Ticinonews.

Nel nostro Cantone basta poco per mandare in tilt buona parte del Cantone. È vero?
“Abbiamo una rete stradale che non ha delle ridondanze per cui qualsiasi interruzione provoca situazioni come quella di giovedì. Sono infatti state due situazioni concomitanti che hanno reso la situazione drammatica”.

Il problema sull’A2 è stato un problema che si poteva evitare. Cos’è successo?
“Su quel tratto di strada stiamo lavorando da due anni sempre di notte. Durante il cantiere notturno una macchina che posa l’asfalto si è rotta, per cui si è dovuta sostituire la macchina e il lavoro è terminato alle 5 al posto delle 4 del mattino per cui la corsia è stata messa in esercizio con la miscela bituminosa ancora calda e questo ha fatto sì che con il passaggio delle auto questa miscela si è rovinata e per questioni di sicurezza abbiamo dovuto chiudere la corsia. A quel punto l’impresa è dovuta intervenire e rifare il lavoro fatto durante la notte. È stato un imprevisto e gli imprevisti possono capitare. Nessuno l’ha voluto, tanto meno l’impresa che dovrà pagare una penale e rifare il lavoro a proprie spese”.

Sull’A2, spesso ci sono cantieri. Sono inevitabili?
“Dobbiamo renderci conto che operiamo su un’infrastruttura che oggi ha 50-60 anni, costruita per un traffico non equivalente a quello che abbiamo oggi. Il volume di traffico è elevato e per cui il degrado dell’infrastruttura è notevole. Inoltre, stiamo migliorando l’autostrada dal punto di vista fonico e la somma di questi fattori fa sì che in questo periodo abbiamo una serie di cantieri”.

Avete chiesto scusa a Zali?
“Abbiamo chiesto scusa in un comunicato, chiediamo però comprensione perché nessuno ha fatto a posta a creare questa situazione”.

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