
Le trattative tra il sindacato OCST e i vertici dell’azienda Bally hanno permesso di raggiungere un accordo di natura finanziaria della validità di un anno in merito al licenziamento di 30 impiegati della ditta. Lo riferisce il Corriere del Ticino. “Chi aveva diritto a uno o due mesi di preavviso ne ha ottenuti tre, oltre a una buonuscita pari a tre mensilità. In alcuni casi, è stata concessa una buonuscita ulteriore pari al 40% o al 60% di un salario mensile”, ha detto al foglio di Muzzano il sindacalista dell’OCST Luca Robertini.
Marchio in difficoltà da tempo
Gli addetti alla produzione passeranno da 57 a 27 e nello stabilimento di Caslano resterà attiva solo la linea dedicata all’extralusso. Il marchio di moda, controllato da un fondo d’investimento statunitense dal 2024, è in difficoltà da tempo.
I licenziamenti precedenti
Già 10 mesi fa alla Bally di Caslano erano stati annunciati 65 tagli, per i quali è stato allestito un piano sociale, firmato tra direzione, sindacati e maestranze, incentrato sul miglioramento delle condizioni di uscita, sottolineava l'OCST.