Caslano
OCST: "Vicini ai dipendenti di Bally"
©Fiorenzo Maffi
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Redazione
7 giorni fa
Il sindacato ha potuto incontrare una rappresentanza dei lavoratori coinvolti. Nel corso dei prossimi giorni ci si attende un colloquio di approfondimento con la direzione.

A seguito dell’annuncio da parte di Bally Schuhfabriken AG di Caslano dell’avvio di una procedura di licenziamento collettivo che vedrà coinvolti circa 65 dipendenti (suddivisi in parti uguali tra “Area Produzione”, che conta un centinaio di dipendenti, e “Area uffici”, che ne conta poco più di 150 secondo i numeri circolati), il sindacato OCST esprime la propria vicinanza ai lavoratori e annuncia di aver aderito al processo di consultazione “con il chiaro intento di limitare al massimo le ricadute sui collaboratori”.

Incontro con la direzione nei prossimi giorni

I dettagli del piano sociale, viene spiegato in un comunicato, saranno discussi in un processo che ha preso avvio nella giornata odierna. OCST si è potuta incontrare con una rappresentanza dei lavoratori coinvolti (impiegati ed operai) e sono state raccolte necessità e proposte. Nel corso dei prossimi giorni ci si attende un incontro di approfondimento con la direzione.

Gli obiettivi

Nei dialoghi sin qui effettuati con le maestranze, “emergono in particolare due volontà: il contenimento del numero di licenziamenti e, contemporaneamente, laddove non potrà essere evitato il taglio di personale, l’adozione di un piano sociale rispettoso nei confronti delle persone che subiranno il licenziamento”.

L’auspicio

Nel confronto con la direzione si è evidenziata al momento “una situazione di apparente stallo. Le risorse messe in gioco al momento non sembrano sufficienti a garantire soluzioni dignitose”. L’auspicio del sindacato è che la direzione “si mantenga aperta al dialogo e all’ascolto di soluzioni alternative per rendere la drammatica situazione più sopportabile per i lavoratori”. OCST, in conclusione, rimane preoccupata dell’andamento generale del comparto industriale e chiede “una maggiore sensibilità sociale, soprattutto da parte di chi opera da anni sul nostro territorio, beneficiando anche dei relativi vantaggi”.