
I possibili licenziamenti preannunciati circa tre settimane fa sono confermati: alla Bally di Caslano verranno lasciati a casa 65 dipendenti. Ma a condizioni migliori rispetto a quando l'azienda aveva annunciato di voler procedere a un licenziamento collettivo. È stato infatti allestito un piano sociale, firmato tra direzione, sindacati e maestranze, incentrato sul miglioramento delle condizioni di uscita, sottolinea l'OCST in una nota odierna. Il taglio, ricordiamo, fa parte di un piano di ristrutturazione annunciato dall'azienda. I licenziamenti sono stati confermati questa mattina al termine della fase di consultazione. In totale l'azienda conta circa 250 impiegati in Ticino.
Verso un piano sociale
Lo storico produttore svizzero di scarpe di alta gamma, ricorda il sindacato, è stato venduto lo scorso agosto a un fondo statunitense, Regent LP, il quale ha acquistato la proprietà con l'intento di ridurne i costi. Una diminuzione di spese pari al costo di 65 posti di lavoro. "Con queste premesse il management ha inizialmente messo sul piatto fondi insufficienti a garantire un’uscita dignitosa dei lavoratori in esubero. Le risorse messe a disposizione prevedevano di concedere ai sessantacinque uscenti solo il minimo legale, ovvero la retribuzione durante il periodo di disdetta (di uno, due o tre mesi a dipendenza dell’anzianità di servizio), più una buonuscita di due mensilità". L’accordo raggiunto, sottolinea l’OCST, "garantisce un piano sociale secondo il quale a tutti gli uscenti verranno concesse tre mensilità di disdetta e tre mensilità di buonuscita".
Un risultato solo in parte soddisfacente
Per il sindacato il risultato ottenuto è solo in parte soddisfacente. "La direzione resta irremovibile sul fatto che procederà ad un taglio delle spese pari al costo di sessantacinque posti di lavoro. Questo taglio potrebbe essere operato tramite la riduzione di sessantacinque unità lavorative o distribuendo in modo più ampio la riduzione del tempo di lavoro. A coloro che verranno toccati, il piano garantisce un po’ più di tempo e di risorse per ricostruire la propria situazione professionale".