Acqua
La lezione dell'estate 2022: una nuova arma contro la siccità
©Gabriele Putzu
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Redazione
3 giorni fa
Quando occorre prendere delle misure preventive contro la siccità? A questa domanda risponde una nuova piattaforma nazionale sviluppata anche con l’aiuto del Ticino, toccato dalla scarsità d’acqua nel 2022.

In Svizzera esiste un nuovo strumento per combattere la siccità. Si tratta di un sistema d’allerta elaborato da Confederazione e alcuni Cantoni, tra cui il Ticino. "È una piattaforma online che può essere consultata da chiunque e che fornisce importanti informazioni sull'approssimarsi di una siccità", spiega a Ticinonews Mauro Veronesi, capo dell’Ufficio della protezione delle acque e dell’approvvigionamento idrico. "Per fare ciò si basa su molti indicatori, come l'umidità nel suolo, il livello dei laghi, delle falde acquifere e le portate dei fiumi. Integrando tutti questi dati, la Confederazione è in grado di indicare con una ragionevole certezza se nell'arco di alcune settimane ci sia la concreta possibilità che si verifichi una situazione di siccità".

Esperienza

Per l’elaborazione di questa piattaforma, il Ticino ha portato l’esperienza acquisita nel 2022. Ve lo ricorderete: era l’anno dell’estate senza pioggia che aveva portato a misure straordinarie per garantire acqua a tutta la popolazione e all’agricoltura. "Questa piattaforma sarebbe stata di estremo aiuto nel 2022, specialmente - precisa Veronesi - per i fornitori di acqua potabile e gli agricoltori. La si sarebbe potuta utilizzare per gestire in maniera ottimale le proprie fonti, per decidere quando passare all'utilizzo di acque di falda o del lago".

Estate tranquilla

La piattaforma completa la strategia cantonale già esistente sulle limitazioni d’uso dell’acqua in caso di scarsità idrica. In concreto, indica quando si devono ordinare queste misure. Il sistema sviluppato da Berna potrebbe tornare utile per future siccità. Questo problema non dovrebbe però turbare l’estate che è alle porte. "Posso essere ragionevolmente certo che non dovremmo avere problemi di questo tipo, già solo per il fatto che sulle montagne abbiamo ancora parecchia neve", si sbilancia Veronesi. "Non dovremmo rivivere una situazione come quella del 2022".