
Nuova capitolo nella saga delle imposte di circolazione. Mentre ancora non è chiaro quanti rapporti emergeranno dalla Commissione della Gestione, il Consiglio di Stato ha aggiornato la sua proposta di modifica della Legge, proponendo una tassa basata sul peso dei veicoli e sul CO2 solo per quelli più inquinanti. Secondo il Governo, questa nuova proposta “fornisce una risposta ragionevole ed equilibrata per le categorie di automobilisti attualmente penalizzate nel confronto intercantonale tenendo conto, nel contempo, delle esigenze di riequilibrio finanziario votate dal popolo”, si legge nella nota diramata dal Governo.
La proposta in gestione il prossimo martedì
La proposta verrà sottoposta alla Commissione Gestione e finanze il prossimo martedì 7 giugno. L’auspicio del Consiglio di Stato è che la Commissione Gestione e finanze, che attualmente si sta occupando di allestire un modello d’imposta da sottoporre a breve termine al Gran Consiglio, “riesca a convergere su una soluzione nell’interesse degli automobilisti permettendo così l’entrata in vigore di una soluzione tecnicamente valida, equilibrata e giuridicamente sostenbile a partire dal 1° gennaio 2023”.
La proposta
La proposta del Governo prevede una riduzione del gettito complessivo quantificabile in circa 10 milioni di franchi, che andrebbe ad aggiungersi ai 5 milioni già raggiunti con la modifica di alcuni anni fa. “A mente del Governo, si tratta di una proposta equilibrata e ragionevole in grado di conciliare le esigenze di equilibrio finanziario votate dal popolo con quelle delle categorie di automobilisti attualmente penalizzate nel confronto intercantonale”.
La nuova formula
La formula, diversa rispetto a quella presentata on il messaggio governativo, è la seguente: per le auto con emissioni inferiori 95 g/km CO2 si pagherà solo in base al peso (11 centesimi al kg). Per le auto con emissioni superiori ci sarà un supplemento proporzionale all’eccesso di CO2. La nuova formula, sottolinea il Governo, “permette di avere una “tassa base” attrattiva per le automobili particolarmente rispettose dell’ambiente, tra le quali vi è comunque una differenza di imposizione in base alla loro massa (e quindi al loro impatto sull’infrastruttura stradale). D’altro canto, oltre alla massa a vuoto, l’imposta di circolazione delle vetture con emissioni superiori ai 95 g/km di CO2 verrebbe calcolata proporzionalmente in base al livello di emissioni, coerentemente quindi con il concetto di causalità “chi più inquina, più paga”.
Basta disparità di trattamento
Il Governo, che intende far entrare in vigore la nuova norma al più presto, “ritiene che non vi possano più essere disparità di trattamento in favore di veicoli più vecchi e maggiormente inquinanti, soluzione questa discutibile dal punto di vista della parità di trattamento e difficilmente conciliabile con i principi stabiliti nella legislazione ambientale federale”.
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