
"Con i mitomani faccio fatica a intrattenere rapporti". Norman Gobbi, oggi presidente del Consiglio di Stato, all'interno di "Detto tra noi" non ha usato mezze misure per descrivere la "gola profonda" del caso Hospita, ovvero la vicenda che coinvolge la società sanitaria e l’ex direttore – nonché sindaco sospeso di Bioggio ed ex granconsigliere della Lega dei Ticinesi– Eolo Alberti che rischia una pena fino a cinque anni per appropriazione indebita e amministrazione infedele.
La "gola profonda"
Questa "gola profonda" è un sessantenne del Luganese e lontano cugino di Eolo Alberti che, come scritto negli scorsi giorni da La Regione, ha anzitutto raccontato le presunte malversazioni a una commissaria della Polizia cantonale (che ha portato al rapporto trasmesso al Procuratore generale Andrea Pagani), sostenendo di aver saputo il tutto da Claudio Camponovo, socio di minoranza ed ex amministratore unico di Hospita. In seguito, quando Camponovo gli avrebbe chiesto "cosa si potesse fare", avrebbe raccontato il tutto all'allora coordinatore della Lega dei Ticinesi Norman Gobbi, che oggi si è tolto qualche sassolino dalla scarpa.
La Cpi? "Rischia di diventare voyeurismo politico"
Rispondendo alle domande di Andrea Leoni, Gobbi ha parlato anche della Commissione parlamentare d'inchiesta (Cpi) richiesta martedì dalla Commissione della gestione del Gran Consiglio su proposta di una sottocommissione speciale. Su questo ora dovrà esprimersi il Gran Consiglio. Per l'allora coordinatore del Movimento di via Monte Boglia "se il Parlamento vorrà proseguire in questa direzione, verranno chiariti molti aspetti", tuttavia "rischia di diventare voyeurismo politico, come spesso succede". In ogni caso, "se lo vuole, è giusto che il Legislativo cantonale faccia questi approfondimenti".
Il ruolo di Enea Petrini
Se verrà istituita la Cpi, questa dovrà far luce - tra le altre cose - sul noto rapporto segreto commissionato dai vertici della Lega dei ticinesi, così come sulla decisione di affidarlo all’avvocato Enea Petrini, membro del CdA di BancaStato e già legale di Eolo Alberti, nonché ex deputato della Lega dei Ticinesi. "Una scelta fatta 'così'", ha detto Gobbi, aggiungendo che "questo chiarimento verrà fatto a chi ce lo chiederà". L'obiettivo, ha continuato, "era garantire una verifica su una società anonima esterna al mondo politico, svolta da una persona di fiducia".
