
Un progetto che "ha subìto una cura dimagrante, imposta da ragioni finanziarie e che lascia pesanti conseguenze sul piano ambientale e paesaggistico". Parole chiare e forti quelle espresse dall'associazione LEA (Libertà, Energia, Ambiente) in una dura presa di posizione in merito alle modifiche apportate al progetto della Circonvallazione Agno-Bioggio, per la quale è stato approvato in questi giorni dal Governo sia lo stanziamento del credito multimilionario sia l'aggiornamento della spesa per progettazione ed esecuzione della stessa nei Comuni di Agno, Bioggio e Muzzano. Il progetto aggiornato - lo ricordiamo - prevede un tracciato interamente fuori terra che si sviluppa su un cavalcavia che sovrappassa la linea della Ferrovia Lugano - Ponte Tresa (FLP) in zona Vallone e lungo un tracciato in rilevato tra il Vecchio Vedeggio e la Piodella. Un tracciato che preoccupa particolarmente l'associazione LEA, in quanto delle gallerie di cui si parlava prima, così come della ritrovata qualità di vita, non se ne parla più. "Oggi ci si ritrova con lunghi tratti di strada in superficie. Un’infrastruttura che rischia di sfregiare un territorio già fragile e compromettere la vivibilità di buona parte del Malcantone".
"Vite compromesse"
Il Dipartimento del territorio durante la presentazione ha tagliato corto sottolineando che questo è l’unico progetto "che ci possiamo permettere". Quello che tuttavia non ci si può permettere secondo LEA è "compromettere la qualità di vita di chi vive in questa regione. Su questi temi non si può parlare di riduzioni dei costi poiché sono investimenti orientati al futuro". LEA non contesta quindi la necessità dell’opera – "anzi, da tempo si batte per soluzioni efficaci alla mobilità" – ma rimanda al mittente l’idea che l’unica via percorribile sia quella che sacrifica l’ambiente e il paesaggio sull’altare dei conti pubblici. "Soprattutto quando da anni si promettono infrastrutture 'al passo coi tempi', rispettose e sostenibili dell’ambiente".
Sostegno ai cittadini e ai Comuni coinvolti
In questo contesto, LEA vuole esprime pieno sostegno ai Comuni del Malcantone coinvolti nel tracciato. "Le preoccupazioni sollevate sono – a nostro parere - legittime, e ignorarle significa minare ulteriormente la fiducia tra istituzioni e cittadinanza". Infine, nel suo comunicato stampa il presidente dell'associazione Christian Fini sottolinea come “l’ambiente, la qualità di vita e la valorizzazione del territorio non sono una voce di bilancio da tagliare, bensì il bene comune su cui si costruisce il futuro delle nuove generazioni. A nostro modo di vedere, il progetto va rivisto con coraggio e visione. Se continuiamo a privilegiare solo ciò che costa meno, presto il prezzo più caro lo pagheranno la popolazione e il nostro territorio".