Ticino
Badaracco sull'uscita di Ghisletta: "Ha dato fastidio a tutti, poteva almeno parlarcene"
Redazione
un giorno fa
Roberto Badaracco, capodicastero cultura, sport ed eventi commenta il comunicato stampa inviato dal collega di Municipio sulla possibilità di vendere l'Ail Arena all'Fc Lugano: "Potevamo parlarne internamente e arrivare a una conclusione".

"È un peccato che sia uscito con questa nota stampa senza parlarcene, ha dato fastidio a tutti i colleghi". Roberto Badaracco, municipale di Lugano a capo del Dicastero cultura, sport ed eventi, commenta così a Ticinonews l'uscita del collega Raoul Ghisletta che ieri, con una nota stampa, ha parlato della possibilità di vendere l'Ail Arena all'Fc Lugano per dare la possibilità alla Città "di avere più agio nella politica degli investimenti a favore dei bisogni della popolazione luganese". Un'interesse subito smentito dalla società bianconera. "È paradossale il fatto che ieri mattina abbiamo avuto la seduta di Municipio e poche ore dopo ha diramato il comunicato. Tra colleghi c'è una collegialità e avrebbe dovuto avvisarci, potevamo parlarne internamente e arrivare a una conclusione". Inoltre, aggiunge Badaracco, "sin dall'inizio eravamo a conoscenza che l'opzione d'acquisto da parte della società calcistica non sarebbe stata possibile, visto che hanno contribuito finanziariamente al progetto, erano interessati alla gestione della stadio, ma non ad acquistarlo".

"Abbiamo voluto diminuire i rischi"

La Città, inoltre, ha dei vantaggi nell'essere proprietaria dello stadio. "Guardiamo l'esempio di Neuchâtel, quando lo Xamax è fallito (la società calcistica ndr), la città si è trovata con più problemi: il fallimento da gestire, lo stadio e un immobile che sostanzialmente non aveva più una destinazione. Ecco, noi vorremmo evitare questa possibilità. Per questo abbiamo voluto diminuire i rischi e avere una proprietà in un comparto che oltre allo stadio comprende anche il palazzetto, la torre e la piazza. Un quartiere a disposizione di tutti". Inoltre, aggiunge, vendere un fondo a un cittadino statunitense sarebbe stato complicato a livello burocratico".

"Magari si creano altre maggioranze"

La vendita dello stadio, tuttavia, per Raoul Ghisletta sarebbe stata una soluzione per "risanare l'enorme debito creato dalle infrastrutture sportive, con un investimento totale di 240 milioni che la Città ripagare e per farlo sta preparando una lista di 200 immobile". Per questo, la vendita dell'Ail Arena "avrebbe risolto due terzi del problema". Un'uscita, la sua, fatta anche "per far sì che se ne discuta a livello di consiglio comunale, di partiti, di opinione pubblica e di cittadinanza affinché, magari, si crei un'altra maggioranza". La soluzione attuale, ovvero quella della proprietà della Città, "non risolve il problema del debito", conclude il municipale a capo del Dicastero immobili.