Raoul Ghisletta
Il grosso grasso club americano e Lugano
Redazione
2 giorni fa
Il presente contributo è l’opinione personale di chi lo ha redatto e non impegna la linea editoriale di Ticinonews.ch. I contributi vengono pubblicati in ordine di ricezione. La redazione si riserva la facoltà di non pubblicare un contenuto o di rimuoverlo in un secondo tempo. In particolare, non verranno pubblicati testi anonimi, incomprensibili o giudicati lesivi. I contributi sono da inviare a [email protected] con tutti i dati che permettano anche l’eventuale verifica dell’attendibilità.

Mentre dilaga la speculazione immobiliare, che colpisce famiglie e anziani residenti da decenni a Lugano, ad oggi il Municipio non prevede nulla nel piano degli investimenti per la politica dell’alloggio. Questo nonostante il Consiglio comunale in data 16.11.15 il Consiglio comunale abbia votato (quale controprogetto all’iniziativa popolare della sinistra) il nuovo articolo 100 quinquies nel Regolamento comunale (intitolato Politica dell’alloggio e dei locali di attività a pigioni contenute) ed abbia deciso un impegno di 10 mio franchi sull’arco dieci anni (quindi il periodo 2016-2025): questi 10 milioni non sono mai stati messi dal Municipio a piano finanziario, se si eccettua 1 mio fr, che è stato investito in due iniziative puntuali finalizzate all’aumento degli alloggi a prezzi accessibili sui terreni di proprietà in Via Lambertenghi (siamo alla domanda di costruzione da parte della cooperativa beneficiaria del diritto di superficie) ed ex Spohr Pregassona (siamo allo stadio dell’analisi preliminare all’avvio di una possibile progettazione). Nel contempo la Città ha deciso investimenti di 240 mio di franchi per infrastrutture sportive.

Per ridurre il debito straordinario generato dagli enormi investimenti sportivi, il Municipio ha annunciato un draconiano piano degli investimenti limitato a 45 mio fr annui (piano ancora in gestazione) ed un problematico piano di vendite di beni per 200 milioni di franchi (piano pure ancora in gestazione). È di ieri la notizia che il patron del FC Lugano ha presentato pubblicamente il progetto per realizzare uno stadio per la sua squadra americana dei Chicago Fire con un finanziamento diretto di 650 milioni di dollari. Questa notizia ha suscitato reazioni tra la cittadinanza e pone il legittimo interrogativo sul perché la Città di Lugano non possa avviare una discussione per vendere l’Arena sportiva: stadio di calcio per il quale la Città deve contrare un debito di 114 milioni di franchi al fine di entrarne in possesso ad inizio novembre 2025. La vendita andrebbe seriamente considerata, perché permetterebbe di avere più agio nella politica degli investimenti a favore dei bisogni della popolazione luganese, in particolare alloggi a prezzi accessibili, infrastrutture puntuali per i quartieri, spazi verdi e strutture per la cultura indipendente.

Raoul Ghisletta, municipale La Sinistra Lugano

I tag di questo articolo