Ticino
“Autrice già conosciuta per terrorismo”
Le autorità hanno aperto un’inchiesta per far luce su quanto accaduto alla Manor di Lugano. La FedPol ha appena precisato che l’autrice appare in un’indagine di polizia del 2017 per terrorismo jihadista. Kurz in Austria twitta: “Condanno pienamente l’attacco terroristico”

Questo pomeriggio è avvenuto un fatto di sangue alla Manor di Lugano. Secondo un primo comunicato della Polizia cantonale l’autrice dell’accoltellamento è una 28enne che stando ad alcune indiscrezioni sarebbe già nota alle autorità. La Polizia nella stessa nota ha infatti sottolineato che “non può essere escluso il movente terroristico” e questa affermazione è stata anche confermata durante l’infopoint da Nicoletta della Valle, direttrice della Fedpol.

La stessa Fedpol pochi minuti fa ha precisato via Twitter che l’autrice risulta essere già conosciuta dalle autorità perché appare in un’indagine di polizia del 2017 relativa al terrorismo jihadista.

Il comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi ha sottolineato l’importante legame che si è subito attivato dal momento dell’atto a Lugano con le autorità federali. E proprio il fatto che la Confederazione si sia attivata da subito fa supporre che effettivamente possa esserci la matrice terroristica: “Non è un evento normale di violenza urbana ma un atto violento radicato. L’attivazione della Fedpol è fondamentale proprio in tal senso”. Ma, come sottolineato più volte, “i dettagli verranno confermati dall’inchiesta aperta”. Norman Gobbi, presidente del Consiglio di Stato ha detto: “I fatti sono della massima gravità”.

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, dopo aver appreso della notizia di Lugano ha immediatamente pubblicato sul suo account Twitter un messaggio di sostegno per la Svizzera. Kurz delinea le conclusioni che ufficialmente le autorità federali ancora non possono dare: l’attacco terrorista. “Condanno pienamente l’attacco terroristico islamista di oggi a Lugano, siamo con la Svizzera”. Simonetta Sommaruga, citata nel tweet, ufficialmente non ha ancora preso una posizione in merito.

Le interviste a Cocchi e Gobbi

“La situazione non è quotidiana, ecco perché la Confederazione è entrata in atto. È per questo che è stato corretto dare informazioni in tal senso”. La donna è stata detto in conferenza stampa era conosciuta: “Il fatto di aver allertato in breve tempo le autorità competenti della Confederazione portano al fatto che le attenzioni sono in direzione del terrorismo”, ha spiegato il Comandante Cocchi. “I dettagli di quanto capitato sono adesso l’elemento fondamentale dell’inchiesta, il coraggio civico dei cittadini ha permesso di congelare la situazione fino all’arrivo delle forze dell’ordine e questo è importante”.

“Il fatto che abbia colpito da sola, però non vuol dire che non possa far parte di un branco”, ha sottolineato Gobbi. “È la prima volta che vengono attivate le autorità della Confederazione sottolinea che sia un atto di violenza motivata, il fatto che ci siano delle motivazioni è un reale segnale”, spiega. “Il problema di chi compie questi atti violenti motivati da determinati estremismi lo fa in maniera individuale ed è difficile anticipare l’atto, soprattutto quando è fatto con un coltello come a Morges”.

19:28 - Fine conferenza stampa

19:24 - “Questa donna era stata oggetto della polizia cantonale per legami con attività islamica? Ci sono altre persone sotto inchiesta?”
Cocchi: “La dinamica e la successiva attivazione della Confederazione confermano alcuni dettagli ma è prematuro comunque confermare. Ritorno e ribadisco che la confederazione funziona”.
Della Valle: “In Ticino no, in Svizzera invece il ministero pubblico della Confederazione indaga con Fedpol nel caso di Morges”.

19:20 - “Era conosciuta dalla polizia giudiziaria per altre questioni? Sono emersi elementi che confermano questi sospetti? La persona è svizzera ma è una cittadina nata qua o da dove viene?”
Cocchi: “L’inchiesta dovrà portare alle resultanze. La persona in sé è stata attenzionata e per questo motivo si è attivato il meccanismo della confederazione. È una cittadina svizzera e per quanto riguarda i dettagli l’indagine è in corso. Per quanto riguarda gli elementi, l’inchiesta è in corsa. Il lead è in mano a Fedpol, supportiamo con la polizia giudiziaria tutte le richieste ma è prematuro ora dare dettagli”.
Gobbi: “In Ticino non è la prima volta che si compie un fatto col coltello ma è la prima volta che si attiva la Confederazione e questo dovrebbe essere un chiaro indizio che non è un invenzione delle persone che sono qui. Non si possono dare elementi proprio per tutelare gli operativi, i fatti sono gravi”.

19:19 - “È stata sotto controllo per una radicalizzazione in passato?”
Della Valle: “È prematuro per rispondere a questa domanda”

19:18 - “Secondo testimoni l’autrice avrebbe preso il coltello e poi sarebbe andato nel reparto multimediale. Avete dettagli?”
Cocchi: “La valutazione che attualmente viene fatta dalla polizia giudiziaria. Ciò che possiamo dire è che è stato utilizzato un coltello al quinto piano del magazzino, la Fedpol dovrà appurare dei dettagli. Ma è prematuro dire quali sono i dettagli”.

19:15 - “Un terrorista va a fare un atto terroristico al quinto piano? Non è che magari ha dei problemi psichici?”
Pizzolli: “Riuscire a comprendere l’esatta dinamica dell’accaduto è prematuro, si sta lavorando a più livelli. E quindi definire se il piano era giusto o meno dovrà stabilirlo l’inchiesta”.
Della Valle: “Se uno esce per aggreddire altre persone, ha dei problemi psichici ma la radicalizzazione è fondamentale. Sulla guida del ministero pubblico della confederazione”.

19:13 - “È vero che questa signora avrebbe urlato dell’ISIS? La 28enne aveva precedenti?”
Della Valle: “Dobbiamo indagare su questo”
Gobbi: “Dobbiamo confermare tramite le indagini. Nell’ambito dell’inchieste era conosciuta per dei fatti di competenza giudiziaria, ed era già stata monitorata in questo senso”.

19:11 - “Quale matrice terroristica? Ci sono già dei legami confermati?”
Della Valle: “È troppo presto per confermare il legame con gli altri casi, è troppo presto per dire di più”.
Cocchi: “Il fatto che ci sia l’intervento della Confederazione conferma che qualcosa di presente c’è, l’inchiesta confermerà”.

19:11 - Domande

19:10 - “Lavoriamo mano a mano con la polizia ticinese”
Della Valle: “Questo caso si ricollega agli altri casi di terrorismo in Europa e in Svizzera. Lavoriamo mano a mano con la polizia ticinese”.

19:07 - “Minaccia presente e da monitorare”
Cocchi: “La minaccia terroristica è sempre presente. Le nazioni vicine è stato anche confermato, il fatto odierno lo porta alle nostre latitudini e come forze dell’ordine è importante rispondere presente. La reattività delle forze dell’ordine oggi è stato dimostrato, l’inchiesta determinerà tutti i dettagli del caso. L’importante è la collaborazione, la collega Nicoletta della Valle è stata prontamente allertata e nell’ora delle attività le autorità competenti si sono allineati per definire compiti, sia il Ministero pubblico della Confederazione che i colleghi della Fedpol dirigono l’inchiesta. La minaccia è presente ed è da monitorare, la situazione pandemica attuale potrebbe portare a delle concentrazione diverse ma la nostra attenzione in questo settore non è mai stata distolta”.

19:04 - “Fatti della massima gravità”
Gobbi: “I fatti accaduti oggi sono della massima gravità, il dispositivo di sicurezza si è messo in moto immediatamente. A nome del Consiglio di Stato esprimo la vicinanza alle vittime, alle loro famiglie e a chi ha assistito. La convivenza è al principio di ogni società, un evento del genere se confermato il legame terroristico può toccare ogni paese in Europa. Non esistono protezioni assolute contro questo genere di violenza, Cantone e Confederazione sono strettamente al lavoro. Non ci sarà nessun compromesso per chi vuole usare la violenza, essere pacifici non vuol dire essere inermi”.

19:00 - Inizia la Conferenza stampa

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