Svizzera
175 anni fa, la nascita della Svizzera moderna
Redazione
8 mesi fa
In occasione di questo importante anniversario, Ticinonews ha interpellato il professor Sacha Zala per parlare della nascita della Costituzione e di come questo documento è cambiato nel corso degli anni.

12 settembre 1848: oggi la Costituzione svizzera festeggia 175 anni. Un testo che diede forma alla Svizzera moderna, trasformando il nostro Paese nella prima democrazia stabile in Europa. Un momento solenne si è tenuto oggi a Berna, con le Camere riunite e il Consiglio federale presente in corpore. Ma com’era la Svizzera prima di questa data? Ticinonews lo ha chiesto a Sacha Zala, professore dell’Università di Berna. “Non c‘era una moneta comune, né un mercato comune e neppure la libera circolazione delle persone tra cantoni”, spiega Zala. Prima del 1848 “avevamo una sorta di Holding sopra i Cantoni, i quali rimanevano in fondo degli Stati sovrani”. Con la prima Costituzione federale, la Svizzera è invece diventata uno Stato “dove c’era un Legislativo democraticamente eletto e con un Governo centrale legittimato anche a condurre gli affari, soprattutto rispetto alla politica estera”.

I cambiamenti

Negli anni sono avvenute due importanti revisioni della Costituzione, nel 1874 e nel 1999. Del documento del 1848, però, “rimane tutto, in fondo. Possiamo dire semplicemente che sono state aggiunte molte più cose”, precisa Zala. “La struttura dello Stato, il federalismo, rimane, così come il Governo con sette ministri, che è qualcosa di abbastanza eccezionale”. Ciò che è cambiato “è che c’è stato un lungo processo di ampliamento dei diritti democratici, a cominciare dall’introduzione del diritto di referendum nel 1874”.

Una continua ricerca del giusto equilibrio

Per concludere, l’auspicio di Zala è “di non glorificare sempre il passato. Dobbiamo vedere quello democratico come un continuo processo, che negli ultimi 175 anni si è tradotto in un costante bilanciamento dei vari interessi e nella ricerca di una sempre migliore democrazia”. Tale processo “non può arrestarsi e quindi mi auguro che questa Costituzione continui ad avere tante e buone revisioni che permettano di trovare nuovi equilibri nel nostro Paese”.

 

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