
Non si placano i malumori circa l'aumento dei prezzi degli abbonamenti in alcuni settori della Gottardo Arena. Qualche giorno fa, il presidente dell'Ambrì-Piotta Filippo Lombardi aveva giustificato il rincaro per quanto riguarda le tribune rispondendo alle critiche provenienti soprattutto dai blog, spiegando a Ticinonews che "per quanto riguarda le tribune, abbiamo fatto una valutazione differenziata, tenendo conto dei settori dove ci sono maggiori richieste e dove meno". Questa mattina ha preso posizione il tifo organizzato, con la Gioventù Biancoblù che ha deciso di puntare il dito contro la società attraverso un comunicato. Il gruppo ultras della squadra leventinese accusa la dirigenza di trascurare l'essenza popolare del club: "L’Ambrì-Piotta come 'ultima follia dello sport moderno e club popolare' (valori a cui NOI crediamo davvero) rischiano di diventare crudi slogan di marketing se si procederà in questa direzione a livello comunicativo e di politiche dei prezzi", viene spiegato nella nota.
La comunicazione
Il tifo organizzato biancoblù prende atto dell'aumento dei prezzi circoscritto solo alle tribune (del 3%, sottolineava Lombardi ndr). Non per questo motivo, la Gioventù Biancoblù intende stare a guardare e ribadisce il suo malumore: "Che l’Ambrì-Piotta non sia un club che naviga in acque finanziarie tranquille ci è chiaro e non intendiamo sottovalutarlo; ciò che ci fa storcere il naso è la gestione di queste avversità", afferma il gruppo ultras, criticando anche la comunicazione della società che "di anno in anno riesce a peggiorare ed accrescere un malcontento generale. Gli ultimi aumenti questa volta (per ora?) non riguardano gli spalti (Curva Sud e settore ospiti) ma 'solo' le tribune. Checché ne dica il presidente, la gente non è fessa e quando due stagioni orsono si erano giustificati aumenti lineari di prezzi con la garanzia che in futuro non ci sarebbero stati altri adeguamenti ci si poteva, legittimamente, aspettare che almeno questa promessa (l’ennesima) venisse mantenuta".
Il supporto popolare in Leventina
Una riflessione, quella della GBB, che si estende anche al concetto di tifoso-cliente. Una filosofia, secondo il gruppo, lontana dai valori radicati in Leventina: "Vorremmo sottolineare un aspetto che forse è stato dimenticato dalla dirigenza una volta entrati nella nuova pista: se l’Ambrì-Piotta è restato lo stesso club con le stesse difficoltà, anche i suoi tifosi non sono cambiati. Il nostro club ha sempre goduto di un supporto popolare, poco incline al pubblico occasionale. Il tifoso in tribuna è quello che lancia seggiolini, occhiali da vista e banconote sul ghiaccio. Il tifoso in tribuna è quello che, nonostante il posto a sedere, spesso deve tirare la cinghia per potersi permettere l’abbonamento. Il tifoso in tribuna è quello che, così come qualsiasi tifoso dell’HCAP, indipendentemente dalla sua condizione economica e dal settore frequentato, ha il diritto d’essere ascoltato".
"Inaccettabile puntare sul tifoso elitario"
Il timore espresso dal gruppo è chiaro: che l’Ambrì-Piotta segua la scia di altri club, inseguendo un modello elitario che snatura il legame con la propria gente. In un contesto economico difficile, dicono, è proprio nei tifosi più fedeli – quelli della Curva Sud e delle tribune – che il club dovrebbe trovare forza, non allontanamento: "Diventare un club che punta al tifoso elitario è inaccettabile per noi. L’Ambrì-Piotta deve restare un club radicato nel territorio, che appartiene al suo popolo e che faccia delle avversità un punto di forza e non un tallone d’Achille", conclude la Gioventù Biancoblù.