Calcio
La Svizzera e l’infelice rapporto con i calci di rigore
Redazione
3 mesi fa
Negli ultimi 18 anni, solamente una volta su sei la “Nati” si è fatta preferire nei tiri dagli undici metri.

Fa ancora male, nonostante la notte trascorsa, la sconfitta patita ieri dalla Nazionale Svizzera contro l’Inghilterra nei quarti di finale di Euro 2024. I rossocrociati sono stati a un passo dallo scrivere la storia, ma si sono dovuti arrendere ai calci di rigore. A risultare decisivo è stato l’errore dal dischetto di Akanji, uno dei migliori tra le fila elvetiche in questa competizione. I tiratori britannici sono stati invece implacabili: cinque esecuzioni, altrettanti centri.

Gioia e lacrime

Anche negli scorsi Europei l’avventura rossocrociata si è interrotta ai quarti di finale, e sempre ai rigori. Quella volta a frenare il cammino della “Nati” è stata la Spagna, che ha sfruttato gli errori dagli undici metri di Schär, Akanji e Vargas, con Gavranovic unico ad andare a segno. Pochi giorni prima, però, proprio i rigori ci hanno regalato una delle notti più belle della storia del calcio svizzero, con il successo sulla Francia campione del mondo in carica e il “penalty” decisivo fallito da Mbappé.

Parentesi Nations League

Le strade di Svizzera e Inghilterra si sono incrociate di recente anche in Nations League, alle “Finals” del 2019. Impegnate nella “finalina” terzo-quarto posto, le due squadre sono arrivate ai rigori dopo lo 0-0 maturato nei 120 minuti. A farsi preferire, anche in quell’occasione, sono stati i “Tre Leoni”, con sei centri su sei.

L’errore di Xhaka e la disastrosa serie con l’Ucraina

Continuando il viaggio a ritroso arriviamo a Euro 2016 e all’ottavo di finale di Saint-Etienne con la Polonia, partita impreziosita dall’eurogol in rovesciata di Shaqiri. Purtroppo però, anche in quella circostanza i rigori non ci hanno sorriso: tutti e cinque i tiratori polacchi hanno segnato, mentre la tra gli svizzeri si è registrato un solo ma decisivo errore, quello di Xhaka. Per concludere la rassegna, giungiamo agli ottavi di finale dei Mondiali del 2006. In quella circostanza, la serie dagli undici metri (contro l’Ucraina) è cominciata bene per la “Nati”, con la parata di Zuberbühler su Shevchenko. I successivi sbagli di Streller, Barnetta e Cabanas hanno tuttavia sancito l’eliminazione della compagine elvetica.

L'orgoglio e la voglia di riprovarci

L'epilogo della partita di ieri non deve in ogni caso scalfire l'orgoglio per l'ottimo percorso compiuto dalla "Nati" in questi Europei. Europei in cui la compagine di Yakin ha saputo misurarsi alla pari con ogni avversario affrontato. L'appuntamento con le semifinali è nuovamente rimandato, ma la Svizzera ha dimostrato che questo traguardo può essere alla sua portata. E chissà, magari saranno proprio i rigori, in futuro, a regalarci questa gioia.

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