Tecnologie
Intelligenza artificiale: la partita più importante del web
© Shutterstock / Ticinonews
© Shutterstock / Ticinonews
Redazione
2 anni fa
Martedì Microsoft ha annunciato di voler lanciare lo stesso motore di ChatGPT sul proprio motore di ricerca, mentre ieri Google ha annunciato la controffensiva. Ne abbiamo parlato con Andrea Rizzoli, Direttore dell'Istituto Dalle Molle per gli studi sull'intelligenza artificiale di USI e SUPSI.

A novembre OpenAi ha lanciato ChatGPT, una chat basata su intelligenza artificiale specializzata nella conversazione con un utente umano. Negli scorsi giorni altri big della rete hanno annunciato rivoluzioni in questo campo. Martedì Microsoft ha reso noto di voler integrare il suo motore di ricerca Bing e il browser Edge con la tecnologia di OpenAI nella speranza di guadagnare terreno rispetto alla rivale Gooogle. Quest'ultima ha invece annunciato ieri la sua controffensiva, presentando la nuova frontiera dei suoi prodotti. A Parigi il vice presidente e capo di Google Search, ha annunciato tutta una serie di novità tra cui BARD. Si sta delineando una grande partita tra i big della rete? Lo abbiamo chiesto ad Andrea Rizzoli, Direttore dell'Istituto Dalle Molle per gli studi sull'intelligenza artificiale di USI e SUPSI.

“È una partita in corso da anni”

“Sicuramente è in corso una grande partita, ma non è iniziata oggi o ieri”, dice Rizzoli, spiegando che quello che vediamo oggi è "il risultato di ricerche decennali”. La svolta nel campo dei modelli di linguaggio “è avvenuta quando si è passati da un approccio basato su un’analisi semantica e sintattica delle frasi ad un’analisi statistica”. Dei modelli matematici estremamente complessi, quindi, con miliardi di parametri. “Non sono nient’altro che delle regressioni statistiche che sono in grado di prevedere quella che sarà la parola successiva più probabile. Creano delle frasi incatenando l’informazione che hanno imparato”. Per far capire meglio cosa si intende, Rizzoli fa l’esempio dell’apprendimento umano, come quando impariamo una nuova lingua: “Con il tedesco si imparano le regole e si costruiscono frasi, ma parleremo sempre e solo un tedesco scolastico in quanto non è il modo idiomatico e fluido con cui parliamo l’italiano”. Quello che vediamo in questi giorni, ha comunque precisato l'esperto, è una risposta alla potenza con cui è entrata in scena ChatGPT. "Il rilascio di ChatGPT ha accelerato i tempi. Google si è vista messa alle corde. A mio modo di vedere avrebbe preferito attendere un po' per perfezionare questo tipo di soluzione prima di metterlo a disposizione degli utenti, ma ha deciso altrimenti. Questi modelli non sono ancora perfetti. È un po' quando si interroga uno studente poco preparato. Ma questi dispositivi miglioreranno con il tempo".

L'intervista completa