
La manager tedesca Vivian Spohr, alla guida del SUV BMW che ha travolto e ucciso lo scorso 8 luglio sulle strisce pedonali a Porto Cervo (in Sardegna) la 24enne Gaia Costa non stava utilizzando il telefono cellulare. È quanto scrive La Nuova Sardegna sulle prime indiscrezioni che trapelano dall'accertamento tecnico disposto dalla Procura sullo smartphone della donna, moglie del CEO di Lufthansa Carsten Spohr. Secondo quanto rivela il quotidiano, gli accertamenti sono ancora in corso per stabilire l'esatta dinamica dell'incidente nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura di Tempio Pausania che ha affidato le analisi tecniche, anche sull'auto, a due consulenti. Ugualmente sono a disposizione dei consulenti i rilievi tecnici fatti lungo la strada dai carabinieri della stazione di Porto Cervo, così come un filmato estrapolato dal sistema di video sorveglianza della zona del centro costiero smeraldino dove Gaia svolgeva il lavoro di babysitter.
Sotto indagine
Vivian Spohr, in vacanza in Costa Smeralda con la famiglia, subito dopo l'incidente aveva lasciato l'isola ed era tornata in Germania. Gli inquirenti, infatti, avevano ribadito che non ci fossero motivi per trattenerla: la manager tedesca si era sottoposta agli esami tossicologici che hanno dato esito negativo, così come l'alcoltest ed era stata collaborativa. L'accusa nei suoi confronti è omicidio stradale, ma non aggravato, e dunque aveva potuto far ritorno nel suo paese, pur essendo indagata. Sia i difensori di Vivian Spohr che l'avvocato che assiste la famiglia della vittima, hanno nominato i rispettivi consulenti di parte.