
È una tragedia che ha sconvolto la Costa Smeralda e ha fatto il giro del mondo: Gaia Costa, 24 anni, è morta martedì 8 luglio investita da un SUV mentre attraversava sulle strisce pedonali a Porto Cervo. Alla guida del veicolo, una BMW, c’era Vivian Alexandra Spohr, manager tedesca e moglie del CEO di Lufthansa, Carsten Spohr. L’impatto è avvenuto poco dopo le 13:30 in via Aga Khan, nel cuore della località turistica più esclusiva della Sardegna. Gaia, che stava andando al lavoro, era appena scesa da un autobus e stava attraversando la strada quando è stata travolta dal SUV. Secondo i primi rilievi, la giovane avrebbe anche alzato il braccio per segnalare la sua presenza alla guida, ma la frenata è arrivata troppo tardi. L’urto è stato violentissimo. I soccorritori sono arrivati in pochi minuti. Hanno tentato per oltre 20 minuti di rianimarla, ma le ferite riportate – soprattutto alla testa – erano troppo gravi. Gaia è morta sul posto.
Le conseguenze
Al volante c’era Vivian Spohr, 51 anni, manager con incarichi internazionali, in vacanza in Sardegna. Dopo l’impatto, la donna è scesa dall’auto e ha avuto un malore: si è accasciata a terra ed è stata soccorsa a sua volta. Gli esami tossicologici e alcolemici sono risultati negativi. La Procura di Tempio Pausania ha aperto un’inchiesta e indagato Spohr per omicidio stradale. La donna è già rientrata in Germania ma ha nominato un avvocato italiano per seguire il caso. Le indagini dovranno ora stabilire eventuali responsabilità: si analizzeranno le immagini di videosorveglianza, la velocità del veicolo, eventuali distrazioni alla guida e il rispetto dei limiti stradali.
Chi era Gaia Costa
Gaia Costa era originaria di Tempio Pausania. Figlia di Alfredo Costa, sindacalista della CISL in Gallura, Gaia viveva tra nord e sud Sardegna e lavorava come babysitter presso famiglie nella zona della Costa Smeralda. Era appassionata di tradizioni popolari e faceva parte di un gruppo folk cagliaritano. La sua morte ha scosso profondamente la comunità locale, che ha proclamato il lutto cittadino. Sui social si moltiplicano i messaggi di cordoglio e di rabbia. In molti si chiedono come sia possibile morire così, sulle strisce pedonali, in pieno giorno, nel centro di una località turistica sorvegliata e ordinata come Porto Cervo.
L’autopsia e le prossime mosse
L’autopsia sul corpo di Gaia è stata rinviata alla settimana successiva all’incidente. Sarà determinante per chiarire le cause esatte del decesso e ricostruire con maggiore precisione la dinamica dell’impatto. Intanto, l’inchiesta prosegue: verranno sentiti i testimoni, analizzati i dati dell’auto e le eventuali chiamate o distrazioni alla guida.