Le testimonianze
Zeller: "Ho tratto in salvo un amico dal fiume". Dadò: "Tremava la casa"
un anno fa
Gabriele Zeller e Fiorenzo Dadò. Due persone che nella notte tra sabato e domenica hanno vissuto in prima persona il nubifragio che ha colpito la Vallemaggia. Abbiamo raccolto le loro testimonianze.

"Un mio amico mi ha chiamato dicendomi che con l'auto si è praticamente trovato nel fiume. L'ho visto grazie alla torcia dello smartphone e l'ho guidato fuori dall'acqua". Gabriele Zeller è una delle tante persone che la notte tra sabato 29 e domenica 30 luglio ha vissuto in prima persona il nubifragio che ha colpito la Vallemaggia. "Noi ci trovavamo a casa, a Sonlerto (Val Bavona) e non ci rendevamo conto della situazione. Si capiva che stava piovendo tanto, ma nessuno si immaginava una situazione simile. Quando sono uscito di casa per andare verso il mio amico, la visibilità era pari a zero e ho visto di come il fiume era uscito dagli argini. Lui, quando è sceso dall'alto, mi ha detto di sentire i legni sugli stinchi: era il materiale che portava il fiume e finiva contro le sue gambe".

Il salvataggio

Gabriele, vista la situazione, ha così aiutato il suo amico a uscire dal fiume. "Ho detto che doveva stare contro montagna, così da evitare la corrente più forte. Anche contro montagna il riale era carico di materiale, ma la velocità era minore. Il mio amico ha seguito le mie indicazioni, aveva l'acqua alle ginocchia e c'era un po' di corrente, ma è riuscito ad uscire. Così siamo saliti in auto e tornati a casa. Lo stesso tragitto che avevo percorso un quarto d'ora prima era completamente cambiato: i riali erano fuoriusciti. Ma tutto sommato, vista la situazione, è andata alla grande".

Dadò: "La casa ha iniziato a tremare"

Tra chi ha vissuto in prima esperienza il nubifragio anche Fiorenzo Dadò, granconsigliere e presidente del Centro. "Io e la mia famiglia stiamo bene, ma purtroppo queste parole non le possono dire tutti. Sappiamo che ci sono diversi morti e mi dispiace moltissimo. Da aprile a ottobre vivo in Val Bavona e sabato notte ero a casa con la mia compagna. Verso le 24:15 la casa ha iniziato a tremare, tutto è durato circa 10 minuti. Ci siamo guardati ed è impossibile descrivere quell'emozione: non pensi a tanto. Io guardavo i muri per individuare eventuali crepe. Ad un certo punto ha smesso di piovere, così sono sceso più in basso dove c'era mio zio. Siccome era vicino al fiume, dove si stava creando un grande lago, siamo andati a casa mia e abbiamo allertato pompieri e polizia in modo da far sbarrare la Val Bavona".