
L'iniziativa popolare cantonale "Stop all'aumento dei dipendenti cantonali" è formalmente riuscita. Lo rende noto il comitato d'iniziativa dopo la conferma giunta dall'esame della Cancelleria dello Stato. "Delle circa 11’400 firme raccolte e consegnate, ben 9’850 sono state riconosciute valide, superando ampiamente il quorum di 7'000 firme richiesto". Il popolo ticinese sarà quindi chiamato a esprimersi su una proposta che sta già facendo molto discutere.
"Nessun licenziamento necessario"
Il testo chiede che che il numero dei dipendenti cantonali non superi l’1,3% della popolazione ticinese. In concreto, gli iniziativisti vorrebbero che il personale dello Stato si riducesse del 10% entro 5 anni. "La misura può essere attuata senza alcun licenziamento: le proiezioni indicano che nei prossimi cinque anni sono previste circa 1'500 partenze naturali all’interno dell’amministrazione cantonale. Ciò significa che il contenimento del personale può essere realizzato in modo graduale, senza creare disagi ai servizi pubblici né penalizzare i dipendenti attuali".
Elefantiaca
Per i promotori, l'amministrazione cantonale ticinese è troppo grande rispetto ai reali bisogni del paese. "Secondo lo studio Idheap, l’amministrazione cantonale ticinese risulta sovradimensionata del 33% rispetto alla media degli altri cantoni svizzeri. Tale eccesso rappresenta un onere economico insostenibile per i contribuenti e alimenta in maniera significativa gli squilibri finanziari del Cantone, oltre che ad incrementare una burocrazia inutile".