
In Ticino migliaia di persone offrono ogni giorno tempo e competenze alla collettività, senza ricevere nulla in cambio: dai pompieri volontari ai carnevali di paese, passando per le società sportive, la protezione civile, le associazioni culturali, le case per anziani, i patriziati, il soccorso sanitario. "Questo impegno silenzioso e spesso invisibile ha un valore inestimabile, non solo sociale, ma anche economico", evidenzia il deputato della Lega Daniele Caverzasio. "Riduce i costi pubblici, rafforza il capitale sociale, promuove l’integrazione e previene l’isolamento. Tuttavia, dal punto di vista fiscale, tutto questo tempo donato vale… zero. È tempo di rimediare". È per questo che, tramite una mozione, Caverzasio chiede al Consiglio di Stato di introdurre una deduzione fiscale per il tempo dedicato ad attività di volontariato, calcolato sulla base di una tariffa oraria forfettaria (per esempio 20 franchi l'ora), fino a un massimo di 2’500 franchi all’anno.
Ticino pioniere della fiscalità della solidarietà
La misura avrebbe l’obiettivo di riconoscere concretamente l’impegno civico dei cittadini, incentivare il volontariato tra i giovani e rendere più giusta la fiscalità. Per beneficiare della deduzione, le ore dovrebbero essere certificate da enti senza scopo di lucro attivi in ambito sociale, educativo, sportivo o culturale. "Non si tratta di pagare il volontariato, ma di riconoscerne il valore", afferma Caverzasio. La proposta farebbe del Ticino un pioniere nella cosiddetta "fiscalità della solidarietà": "Chi dona tempo merita rispetto. E anche un po' di giustizia fiscale", conclude.