
Tra le cento e le duecento persone si sono riunite oggi a Lugano per gridare il proprio dissenso contro il conflitto in corso in Ucraina. Una manifestazione autorizzata e forte. Facce tese, emozionate. Testimonianze di chi trascorre la sua vita a metà tra il nostro Paese e l’Ucraina. Molte le bandiere gialle e blu, e molti i messaggi di pace. Come quello di Maya Budkova, l’organizzatrice, ucraina che vive in Ticino. “Il 50% dei russi ha parenti in Ucraina, e viceversa”, spiega Maya. “Vogliamo vivere in pace, tutti quanti”. I sentimenti “sono al limite, non ho altre parole, anche perché le immagini, le notizie drammatiche che stiamo ricevendo, non ci lasciano indifferenti. E non solo a noi, che siamo ex cittadini russi, ma anche a tutto il mondo. Stiamo vedendo la solidarietà e il sostegno di tutti i Paesi verso il nostro popolo e i nostri militari”. Questo è “un dramma, doloroso, sentito in tutto il mondo”.
Un urlo di orgoglio
Gente di tutte le età, anche giovanissimi, ha voluto parlare. La voce del popolo ucraino si è fatta sentire a più riprese, soprattutto con un grido. Forte e pieno di orgoglio.
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