La reazione
"Vietare le adozioni internazionali rappresenta una resa, non una scelta di civiltà"
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Redazione
14 giorni fa
L'Associazione Famiglie per l'accoglienza Svizzera prende posizione dopo l'intenzione del Consiglio federale di vietare, in futuro, l'adozione di bambini provenienti dall'estero. "Ci sono altre vie per tutelare i minori vittime di irregolarità e abusi".

"Tutelare i diritti e i doveri di ciascuno è il compito di una civiltà matura: vietare le adozioni internazionali rappresenta una resa, non certo una scelta di civiltà". Con queste parole l'Associazione Famiglie per l'accoglienza Svizzera prende posizione a seguito dell'intenzione del Consiglio federale di, in futuro, vietare l'adozione di bambini provenienti dall'estero. Una misura annunciata la scorsa settimana che l'Associazione "ha ascoltato con sgomento". 

"Ci sono altre vie"

Secondo il governo "il divieto è il miglior modo per tutelare in maniera adeguata tutte le persone interessate, in particolare i minori". E per l'Associazione Famiglie per l'accoglienza Svizzera "lo Stato e le diverse associazioni devono prodigarsi per impedire le irregolarità e gli abusi, ma ci sono altre vie per raggiungere questo obiettivo".

"Un esempio di un'accoglienza diversa"

L'esistenza di molti bambini senza famiglie, continua la nota, "rende l'adozione, sostenuta e tutelata giuridicamente, una via via concreta per quell’amore paterno e materno di cui il bambino ha bisogno per il suo pieno sviluppo. Adottare è, in questo senso, un invito al coraggio e alla generosità per tutta la società". Oltre a questo "è un bene per il bambino, perché crescere in una famiglia è un suo diritto fondamentale, ma anche per la famiglia che accoglie e per la società, perché è un esempio di amore gratuito e testimonia la possibilità di una accoglienza del diverso fondamentale per la costruzione del Bene comune".