Ticino
Vaccini in Ticino, si passa agli over75
© CdT/ Chiara Zocchetti
© CdT/ Chiara Zocchetti
Le autorità cantonali hanno organizzato un momento informativo per un aggiornamento sul piano di vaccinazione nel nostro Cantone. Gobbi: “La macchina organizzativa funziona”. De Rosa: “Tutto dipende dalla fornitura dei vaccini”. Zanini: “L’obiettivo rimane quello di evitare morti”

Nonostante la carenza di vaccini la campagna di vaccinazione prosegue in Ticino. Prende il via, infatti, la fase 3 che riguarda gli over75. Da oggi viene estesa la possibilità di annunicarsi alla popolazione over75 in su: 17mila residenti in Ticino domani riceveranno infatti una lettera dal Medico cantonale con tutte le informazioni. Il centro di vaccinazione principale dedicato a questa fase sarà a Giubiasco e sarà operativo da mercoledì 3 marzo. “La macchina operativa funziona, ma la fornitura dei vaccini è l’anello debole”, ha commentato Norman Gobbi. Alla conferenza stampa erano presenti il Presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi, il direttore del Dss Raffaele De Rosa e il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini. Qui sotto tutte le informazioni.

LA DIRETTA

10:38 - Fine conferenza stampa

10:30 - “Non si è capito se chi ha fatto il Covid dovrà vaccinarsi o meno? Per ora si parla solo di Pfizer e Moderna ma gli altri? Perché non si è uniformato la modalità di comunicazione per i dati a livello nazionale e cantonale?”
Zanini: “A partire da oggi una differenza di dati pubblicati non dovrebbe esistere perché il numero di dosi somministrate è lo stesso. Per quanto riguarda la domanda su chi ha fatto il Covid o meno: in casa per anziani abbiamo dato indicazione di vaccinare anche chi ha fatto il virus in passato. L’ipotesi che stiamo valutando fra alcune settimane è di chiedere a chi ha fatto il Covid negli ultimi 3 mesi di attendere a fare il vaccino, in modo tale da guadagnare qualche dose. A parte Pfizer e Moderna nessun altro vaccino è omologato in Svizzera, AstraZeneca è stato omologato in alcuni paesi ma in questo momento secondo Swissmedic non ci sono i presupposti per concedere l’omologazione. AstraZeneca è un vaccino che dà protezione al 60%, i due vaccini che abbiamo oggi proteggono al 95% e per questo agli anziani che rischiano di morire o alle persone in pericolo non darei mai il vaccino che protegge al 60%, in questo momento AstraZeneca non mi manca affatto e ora sarebbe solo un dilemma etico”.

10:30 - È ora delle domande

10:25 - Gobbi: “C’è molta attesa”
“Sappiamo che c’è molta attesa e anche delusione per essere finiti nella lista d’attesa. Il problema è quello dell’approvvigionamento. Ringraziamo però chi ha portato pazienza e chi si è messo in gioco, la macchina è si operativamente performante ma il problema è la benzina che manca per far funzionare il motore. L’invito è di sostenerci e di seguire questi quattro pilastri”.

10:15 - Parla Gobbi
“Il Centro di vaccinazione di Giubiasco si sta allestendo, sarà operativo da mercoledì 3 marzo. Questo centro permetterà di rispondere alla vaccinazione per over75. Poi verranno allestiste anche i centri di Lugano, Locarno e Mendrisio. L’obiettivo è quello di essere vicini per rispondere a un numero molto alto di vaccinazioni. Il concetto che sta dietro a questi grandi centri di vaccinazione è quello che abbiamo fatto con i centri di Ascona, Rivera e Tesserete. L’auspicio è che le persone vadano accompagnate e che siano sicuri di avere la carta d’identità e il tesserino della cassa malati. Il personale sanitario sarà sempre presente, così come i militi per il supporto logico-amministrativo. È una macchina organizzativa complessa ma che ha dato buoni numeri in termini di vaccinazione. Abbiamo anche organizzato un tutorial per prenotare la vaccinazione online che è da subito attivo”.

10:07 - Come saranno impiegate le nuove dosi in arrivo?
“In questo momento l’obiettivo della vaccinazione rimane quello di evitare morti. Non stiamo parlando di evitare conseguenze fisiche su lungo termine, né di evitare conseguenze sociali e non stiamo nemmeno parlando di evitare conseguenze socio-economiche. Per evitare i morti si deve dare il vaccino a chi più di tutti rischia di morire. Il 90-95% delle persone decedute hanno dai 70 anni in su e per cui bisogna dare il vaccino a queste persone. Le dosi di vaccino che abbiamo in questo momento ci permettono solo di dare le dosi agli anziani, non è mancanza di rispetto verso altre categorie. Ci sono ancora 4’400 persone over80 in lista di attesa e queste persone ora riceveranno l’appuntamento, a partire dalla prima settimana di marzo ma quando riceveranno l’appuntamento varierà dai comprensori comunali e a dipendenza delle capacità. Da oggi, inoltre, apre la vaccinazione dai 75 anni compiuti al Centro Cantonale di Giubiasco inizialmente e poi con la vaccinazione di prossimità nel proprio comprensorio. In questo momento stiamo dando anche il vaccino ai malati più gravi, stiamo avendo un approccio che cerca di evitare i morti”.

10:04 - Conseguenze della riduzione delle forniture
“L’ultima volta che ci siamo trovati per annunciare uno stop alle forniture, rispetto al nostro piano abbiamo perso circa 18mila vaccinazione. Nelle ultime settimane siamo stati costretti a usare le dosi che avevamo per garantire alle persone la seconda dose per chi aveva già fatto la prima. Quelle 18mila vaccinazioni perse, significa che abbiamo coinvolto 16mila persone in meno di quelle che erano previste di fare. Ci sono 3’900 dosi fi Pfizer che arriveranno oggi e 8’900 di Moderna che dovrebbero arrivare sabato. Ma come sarnno impiegate queste dosi?”

9:59 - I dati delle forniture
“I dati importanti sono quelle delle forniture, finora le forniture ricevute sono 42’150. Non c’è alcuna riserva a disposizione, non stiamo lavorando con dei vaccini che non utilizziamo. Se i conti non tornano è giusto così per due ragioni. Con così tante iniezione fatte è impossibile non perdere delle dosi, magari per fiale difettose o rotte, ma dall’altro ci sono dosi che guadagnamo quindi quelle +1’583 sono quelle che abbiamo guadagnato con le fiale in più e quelle che abbiamo perso con le manipolazione. Con quelle dosi stiamo garantendo la somministrazione alle persone appellate di recuperare le vaccinazioni”

9:53 - Parla Zanini
“Da quanto il 4 gennaio abbiamo dato inizio alla campagna di vaccino in Ticino fino a domenica scorsa erano state somministrate 32’775 dosi. Sono necessarie però due dosi affinché il vaccino sia efficace per questo è bene differenziare le persone con parziale vaccinazione e con vaccinazione completa. Abbiamo 9’728 persone che hanno assunto due dosi di vaccinazione mentre abbiamo 13’319 persone che hanno ricevuto una sola dose. Questi dati verranno pubblicati sul sito del Cantone e verrà aggiornata due volte alla settimana (lunedì e giovedì). Più importante è l’altro indicatore che la Confederazione pubblica: ovvero le dosi consegnate al Cantone per 100 abitanti. In questo momento il Ticino è il Cantone che riceve il numero di dosi maggiore rispetto alla propria popolazione”.

17.02.2021
17.02.2021

9:52 - De Rosa: “L’organizzazione funziona bene”
“La limitazione principale è data dalla limitazione di vaccino, e il Cantone su questo punto non può fare niente. Ma l’organizzazione funziona molto bene e siamo pronti anche ad aumentare la capacità di vaccinazione giornaliera”.

9:51 - A colpo d’occhio: ecco a che punto siamo

“È importante sapere che non c’è la chiusura della fase, ma sarà sempre possibile iscriversi alla vaccinazione e recuperarla in futuro”, ha spiegato De Rosa.

9:45 - Fase 3: vaccinazione agli over75
“Inizierà a breve, il 3 marzo, la fase tre: gli over75 potranno farsi vaccinare. Si parla quindi circa di 17mila persone. Inizialmente il centro cantonale a Giubiasco sarà da subito attivo e poi in seguito ci saranno strutture di prossimità. Inizialmente si potranno fare le iscrizioni online e per questo verrà fornito un video tutorial. La fase 4 invece riguarda le persone affette da malattie croniche, circa 25mila persone con la possibilità di annuncio già da metà marzo e proseguirà fino a fine maggio. Il Cantone è anche pronto ad accelerare ma il grosso limite è dato dalla fornitura dei vaccini. La fase cinque invece, riguarderà gli over65 e inizierà il 13 aprile, poi la fase 6 riguarderà la vaccinazione del personale sanitario (ovvero circa 12mila persone) con annuncio interno. L’ultima fase poi coinvolgerà tutta la popolazione adulta, a partire dai 16 anni, ovvero circa 160mila persone interessate e il periodo andrà da fine maggio fino all’estate: per questa fase la capacità sarà ulteriormente potenziata”.

9:42 - 7 fasi di vaccinazione

“Per quanto riguarda la prima fase, si può dire che è stata completamente effettuata. La fase due iniziata il 12 gennaio e ora grazie alla fornitura dei vaccini possiamo procedere alla somministrazione della seconda dose e dare appuntamento alle persone in lista di attesa. Il secondo passo è l’apertura della campagna vaccinale a chi ha più di 75 anni”.

9:41 - De Rosa: “Efficacia del vaccino”
“Osserviamo già i primi segnali dell’efficacia del vaccino, in casa per anziani è da giorni che non si presentano casi. Ma finché non sarà dimostrato scientificatamente che le persone vaccinate non siano contagiose è giusto mantenere alta la guardia e rispettare le norme di sicurezza che ben conosciamo”.

9:38 - Parla Raffaele De Rosa
“Il ritmo è vincolato dalla limitata disponibilità di vaccino, in questo momento è in corso la somministrazione della seconda dose per gli over80. Le esperienze sono più che positive, la macchina organizzativa funziona e anche a livello medico i vaccini sono ben tollerati. Le forniture di fino febbraio e inizio marzo sono state consegnate e riceveremo prima 4 scatole da Pfizer e 8’900 dosi da Moderna(89 scatole). Per questo annunciamo due importanti passi: il primo che riguarda le persone con più di 80 anni a breve i comuni inizieranno a contattare le persone in lista di attesa (circa 4’400 persone) per dare loro un appuntamento e il secondo è l’inizio della vaccinazione per la categoria con più di 75 anni. Già domani riceveranno una lettera personale indirizzata dal Medico Cantonale”.

9:35 - Prende parola Norman Gobbi
“Oggi siamo qui a presentare le prossime tappe sulla campagna di vaccinazione. Per il governo ticinese la vaccinazione è uno dei quattro pilastri per uscire da questa crisi, insieme a limitare, testare e proteggere. La campagna di vaccinazione è un elemento strategico. C’è molta attesa e molta incertezza, ci fa piacere che ci sia interesse per la vaccinazione ma invitiamo alla pazienza ad attendere il proprio turno. Vediamo il traguardo all’orizzonte ma non sappiamo quanto sia vicino perché l’aspetto delle forniture dei vaccini è l’anello debole. La macchina messa in atto in Ticino funziona grazie alla collaborazione tra medici, autorità e le organizzazione di protezione civile”

9:30 – Inizio previsto per la Conferenza stampa

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