Ticino
Una serata tra sfide, incentivi e prospettive per accelerare la transizione energetica
Redazione
5 ore fa
Ieri si è svolta l’annuale Conferenza organizzata dall’Associazione TicinoEnergia e dall’Agenzia Minergie della Svizzera italiana, dove "è stato proposto un format rinnovato che ha favorito il dialogo e lo scambio di idee tra istituzioni, esperti e professionisti del settore", viene spiegato in una nota.

Un confronto sui temi dell’energia, dell’edilizia sostenibile e delle misure utili ad accelerare la transizione energetica nel nostro territorio. Si può riassumere così l'annuale Conferenza organizzata dall’Associazione TicinoEnergia e dall’Agenzia Minergie della Svizzera italiana, tenutasi ieri. Un'edizione 2025 che "ha proposto un format rinnovato che ha favorito il dialogo e lo scambio di idee tra istituzioni, esperti e professionisti del settore. Inoltre, come ogni anno, è stato trattato anche un tema sociale grazie alla testimonianza di una fondazione impegnata in progetti mirati a favorire lo sviluppo in India e Nepal", come si legge in una nota del Dipartimento del territorio (DT) e dell’Associazione TicinoEnergia.

Un nuovo slancio

La transizione energetica, scrivono, "si costruisce attraverso un confronto costante tra istituzioni, esperti e professionisti, capaci di rendere concrete idee, scambiare competenze e condividere visioni complementari. Una corretta informazione, unita alla capacità di interpretare le sfide emergenti, permette di orientare decisioni più consapevoli. Solo attraverso una collaborazione strutturata e orientata al miglioramento continuo è possibile creare le condizioni per un cambiamento reale, duraturo e capace di generare valore per l’intera comunità. Un dialogo tematico, come quello svoltosi durante la Conferenza, può rappresentare un punto di partenza per dare nuovo slancio a questo percorso".  

La certificazione Minergie-Zero Netto

Durante la serata è intervenuto anche Milton Generelli, direttore dell’Agenzia Minergie della Svizzera italiana, che  ha ricordato "il lancio, lo scorso 22 maggio, della nuova certificazione Minergie-Esercizio e quello imminente della certificazione Minergie-Zero Netto". Essa, ha ricordato, "rappresenta una risposta nell’ambito degli edifici agli obiettivi ancorati nella Legge sul clima e l’innovazione LoCli, entrata in vigore a inizio 2025, che fissa l'obiettivo entro il 2050 per un saldo netto pari a zero delle emissioni di gas serra causate dall'uomo in Svizzera”.

I tre obiettivi della transizione energetica

In seguito ha preso la parola Massimo Filippini, che ha presentato le barriere invisibili alla transizione energetica, esaminando gli strumenti di politica energetica e climatica, ponendo l'attenzione sul comportamento. "Parliamo di comportamento non solo nell’attività di consumo, ma anche nella valutazione degli investimenti in efficienza energetica o nelle fonti rinnovabili”. La decisione di risanare casa, ad esempio, “determinerà il consumo di energia di uno stabile non per 10 anni, bensì 30. Quindi, si tratta di una decisione che deve essere fatta da un punto di vista economico in modo razionale”. Il Professore sottolinea, inoltre, l’importanza di valorizzare una comunicazione che metta in evidenza anche gli altri obiettivi della transizione energetica, non solo quelli legati al cambiamento climatico. Infatti “la transizione energetica ha tre obiettivi: contrastare i cambiamenti climatici, migliorare la qualità dell’aria e migliorare la sicurezza d’approvvigionamento”. Conclude presentando il tema delle spinte gentili (“nudges”), ovvero “suggerimenti che vogliono orientare persone a fare delle scelte consapevoli che vanno nello stesso tempo a beneficio della società”. 

Il dialogo tematico

Un momento centrale della serata, continua la nota, è stato il dialogo tematico “Misure per accelerare il cambiamento”, che ha visto coinvolti Nicola Bagnovini (SSIC TI), Giovanni Bernasconi (DT), Luca Bordonzotti (BancaStato), Massimo Filippini (USI, ETH), Cristina Gardenghi (TicinoEnergia) e Fabrizio Noembrini (TicinoEnergia). Nella discussione sono emersi diversi spunti di riflessione. Luca Bordonzotti sottolinea quanto sia importante essere “pronti a intraprendere il viaggio, laddove possibile, nel sostituire il fossile con il rinnovabile” e in questo contesto “essere accompagnati è fondamentale”. Nicola Bagnovini, dal canto suo, conferma l’importanza di risanare gli edifici “non dimenticando che la migliore energia è quella non consumata”, ma non solo: “bisogna avere una visione nuova e pensare all’edificio come generatore di energia”. Per Cristina Gardenghi, il cambiamento avviene anche grazie alla giusta comunicazione che permette di “prendere decisioni consapevoli, creare relazioni di valore e trovare soluzioni insieme.” Per Giovanni Bernasconi è importante “riuscire a ragionare sul lungo termine e non pensare solo ai risultati immediati” avendo a cuore anche le future generazioni. In questo contesto, Fabrizio Noembrini invita il pubblico e i professionisti a “portare un po’ di slancio, un sorriso e un sogno a chi deve prendere queste decisioni”. In conclusione, Massimo Filippini affronta il tema dell’intelligenza artificiale, affermando che “la transizione energetica senza digitalizzazione non ha un grande futuro”, e sottolinea l’importanza dell’empatia, una dimensione alla quale l’IA non può ancora arrivare.