
L’8 marzo – lo ricordiamo – è la giornata dedicata ai diritti delle donne. Ma parlare di diritti della donna vuol dire anche parlare di diritto alla salute. Per questo oggi il Centro di Senologia della Svizzera italiana ha dedicato una giornata al tema della salute delle donne nelle diverse fasi della vita. Ogni anno, sappiamo, in Svizzera oltre 5mila donne sono colpite da tumore al seno. E oggi all’ospedale italiano era presente anche il direttore del DSS Raffaele De Rosa, il quale si è espresso sull’importanza della prevenzione. “Siamo qua in un centro di competenza e di valenza nazionale e internazionale e questo ci permette di ricordare l’importanza della prevenzione, in particolare nell’ambito dei tumori e del tumore al seno”. Presente a spiegarci la presa a carico del paziente e i relativi trattamenti c'era anche la dottoressa Maria Luisa Gasparri.
L’importanza di una diagnosi precoce
De Rosa ha poi proseguito parlando anche dell’importanza di una diagnosi precoce, spiegando che “agire precocemente - individuare quindi il prima possibile un eventuale tumore - permette di aumentare le probabilità di guarigione, così come di prevedere delle misure, come degli interventi il meno invasivi possibile”. Per questo motivo, informare, ricordare e sensibilizzare tutta la popolazione è di fondamentale importanza. Il direttore del DSS ci ha poi informati anche sulle possibilità offerte dal nostro Cantone, che va dal programma di screening mammografico a quello colorettale. “L’iniziativa permette a tutte le persone delle fasce d’età interessate di partecipare a degli screening a dei programmi di diagnosi precoce in maniera universale, e soprattutto gratuita”.
Un carico a 360 gradi
Un centro specialistico, quello di senologia, all’avanguardia e in grado di prendere a carico il paziente a 360 gradi, come spiegatoci dalla dottoressa Maria Luisa Gasparri, ginecologa e coordinatrice di ricerca in senologia EOC. “Quello che vogliamo fare per le donne è curarle. Non solo guarendole da una malattia, ma anche aiutandole, ad esempio abbracciandole, creando così una situazione per la quale siamo in grado di identificare la malattia prima che si sviluppi”. La dottoressa ci ha poi illustrato l’importanza di un’identificazione precoce della malattia. “Noi offriamo la possibilità di avvicinare le donne e di identificare il problema ancora prima che si verifichi”. Per farci capire meglio, Gasparri ha fatto un paragone interessante: “Se siamo tanto attenti nel trovare un abito che ci calza bene, allora dobbiamo fare lo stesso per la salute. Ogni medico deve essere assolutamente attento per identificare il tipo di screening che è adatto per la donna, e questo dipende da molte caratteristiche, che sono sia individuali che familiari”.
Un problema che tocca 5mila donne l’anno
In Svizzera, il problema del tumore al seno tocca 5’000 di donne l’anno. In Ticino sono invece 370, ma i numeri sono in aumento. Tuttavia, Gasparri non si fa intimorire da questi dati, perché questi numeri vanno interpretati. “I numeri aumentano, ma sono quelli relativi alle diagnosi precoci. E questo è grazie allo screening. Con metodiche estremamente all’avanguardia siamo in grado di offrire l’opportunità alle donne di accorgersi prima della malattia, e quindi amministrare alle pazienti dei trattamenti più rispettosi rispetto a quelli che c’erano un tempo, quando si aggrediva un tipo di malattia in uno stadio molto più avanzato”, ha concluso la dottoressa.