Previsioni
Un 2026 solido con lo spauracchio della bolla tecnologica
Redazione
6 ore fa
Il dietrofront sui dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump fa sorridere l'economia elvetica. Per il 2026 si prospettano una stabilità per quanto riguarda il PIL e un leggero aumento della disoccupazione e dei salari reali.

Dopo l’aggiustamento sui dazi con gli Stati Uniti, l’economia svizzera tira un sospiro di sollievo. 3%, poi 39%, infine 15%. Per Elena Guglielmin, analista di UBS, la situazione è soddisfacente. “Tutto sommato, quest’anno la crescita è stata attorno all'1%. E anche le nostre aspettative per il 2026 si aggirano attorno a quella percentuale. Non abbiamo quindi modificato le nostre previsioni, anche perché avevamo già tenuto in considerazione il fatto che i dazi al 39% sarebbero stati una misura squisitamente temporanea”.

Previsioni 2026

Previsioni ottimistiche anche per il 2026 per quanto riguarda i fondamentali dell’economia nazionale. “Probabilmente l’anno prossimo vedremo un leggero aumento della disoccupazione al 3,2%, ma anche un aumento dei salari allo 0,5% e un'inflazione che si dovrebbe muovere un pochino più al rialzo, dallo 0,2 allo 0,5%”, ci spiega sempre Guglielmin. Per quanto riguarda il capitolo tassi guida, il 2026 non andrà incontro a cambiamenti. E il territorio negativo è solo un miraggio. “I tassi guida dovrebbero rimanere a zero, questo perché la BNS – se dovesse essere necessario – interverrà a livello valutario prima di ritoccare i tassi in negativo”.

Debito pubblico

La Svizzera è uno dei pochi Paesi virtuosi in termini di debito pubblico. Discorso inverso per i paesi del G7: la popolazione invecchia, la spesa pubblica aumenta e la crescita economia non è possibile. Qual è allora la soluzione? “La soluzione più pratica - che stiamo già vedendo - è quella di effettuare una cosiddetta repressione finanziaria: i governi, assieme alle banche centrali, continueranno a lavorare per riuscire a mantenere dei tassi di interesse più bassi, così come per riuscire a sostenere il debito e rifinanziarlo in maniera più agevole”.