Bellinzona
"Ultimi posti di asilo nido messi all’asta, il Cantone ha chiuso i rubinetti?"
©Chiara Zocchetti
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Redazione
3 giorni fa
Il deputato Danilo Forini (PS) interroga il Consiglio di Stato partendo dalla questione che ha interessato l'asilo nido Drago Mago. "Sono previste il sostegno e l’apertura di nuove strutture a Bellinzona nei prossimi anni?”

La situazione emersa a Bellinzona inerente all’annuncio del nuovo asilo nido Drago Mago dell’Associazione Polo Sud “merita di essere chiarita”. È quanto ritiene il granconsigliere socialista Danilo Forini – autore di un’interrogazione in proposito – secondo cui la vicenda “è fonte di grande preoccupazione rispetto all’effettiva efficacia delle politiche di promozione della conciliabilità famiglia-lavoro in Ticino”.

La vicenda

La questione, lo ricordiamo, è emersa questa settimana: la struttura Drago Mago, di fronte alla grande domanda e al numero limitato di posti, “mette praticamente all’asta gli ultimi posti per frequentare l’asilo nido al miglior offerente”, scrive Forini. Questo episodio “è un ulteriore segnale che descrive una situazione di difficoltà a Bellinzona sul tema accoglienza di bambini in asili nido e centri extrascolastici”. La capitale “sembra confrontarsi con una carenza conclamata di posti per l’accudimento di bambini in età prescolastica. Il problema "pare essere conclamato a prescindere dalle differenti ricette di risoluzione”.

"Niente nuove strutture"

Purtroppo sembra anche conclamato, “ma di questo chiediamo lumi al Consiglio di Stato”, che le misure di contenimento della spesa della Confederazione e del Cantone, "non permettano l’apertura di nuove strutture sussidiate almeno fino al 2029”. Diversi attori sul territorio “ci segnalano che a causa di queste restrizioni di ordine finanziario è illusorio pensare che nuove strutture sussidiate saranno sostenute nei prossimi anni”. Al massimo “qualche aumento di posto in strutture esistenti”.

Le domande

Forini chiede quindi al Consiglio di Stato se era al corrente della prassi di mettere “praticamente all’asta” gli ultimi posti disponibili adottata dalla nuova struttura Drago Mago, se questa pratica è conforme ai criteri di autorizzazione federali e cantonali e se i servizi competenti intendono intervenire. Si domanda altresì se esistono altre situazioni analoghe in Ticino e come valuta l'Esecutivo la pratica di proporre dei pagamenti rateali, “e quindi il pericolo di favorire l’indebitamento delle famiglie”. Il Governo cantonale "ritiene opportuno inserire dei criteri di autorizzazione inerenti all’ammontare delle rette, alle modalità di fatturazione e di comunicazione, anche delle strutture non sussidiate?”

"Come si intende intervenire a livello cantonale?"

Non finisce qui. Il deputato socialista chiede anche al Consiglio di Stato se conferma che la situazione nel Bellinzonese presenta “un’importante carenza di posti disponibili”. Se sì, “come intende intervenire a livello cantonale? Sono previste il sostegno e l’apertura di nuove strutture a Bellinzona nei prossimi anni?” Viene poi chiesto al Governo se corrisponde al vero che i servizi cantonali affermano di non essere in grado di assicurare finanziariamente l’apertura di nuove strutture di asili-nido e centri extra-scolastici in Ticino per i prossimi 3-4 anni, e se l’Esecutivo intende favorire l’apertura di nuovi posti. Infine, si domanda all’Esecutivo se ritiene vi siano elementi oggettivi che indicano che la Città di Bellinzona disponga di margini di miglioramento in merito al proprio impegno finanziario in questo settore, comparandolo a quello degli altri centri urbani, e se l’apertura di una struttura comunale pubblica simile a quelle presenti in numerosi altri centri urbani cantonali “potrebbe essere un elemento per migliorare l’offerta di posti di asilo nido e centri extra-scolastici nella capitale”.