Finanze cantonali
UDC Ticino: "Il preventivo 2026 è l’ennesima prova che il Governo naviga senza bussola"
©Gabriele Putzu
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Redazione
5 ore fa
La Direttiva del partito ha presentato un documento che presenta un percorso per risanare le finanze cantonali. Il presidente Marchesi: "Se tra 16 mesi siederemo in Consiglio Stato, questo programma diventerà la nostra guida".

Il Comitato Cantonale dell’UDC, riunitosi ieri sera a Locarno, ha approvato le linee guida per risanare le finanze cantonali. Il partito democentrista “vuole uno Stato che funziona, che rispetta e serve i cittadini. Sono anni ormai che ricordiamo che le finanze del Cantone sono allo sbando”, si legge in un comunicato. “Prima di sbattere, bisogna rallentare e per rallentare, bisogna frenare la spesa. Dopodiché sterzare, possibilmente a destra, verso un’amministrazione che funzioni come un’azienda, con efficienza, risultati e assunzione di responsabilità - ha dichiarato il presidente Piero Marchesi -, e con uno stato sociale che aiuta solo chi ha davvero bisogno, evitando lo sperpero di risorse pubbliche”. Il preventivo 2026, si legge ancora, “è l’ennesima prova che il Consiglio di Stato naviga senza bussola. È sballato, senza piano di rientro, e con un deficit reale che rischia di toccare 600 o 700 milioni”. “Invece di agire in modo serio, qui si gioca con i conti di anno in anno, senza cavare un ragno dal buco”, ha aggiunto Marchesi.

Le proposte

La Direttiva dell’UDC Ticino ha presentato un documento curato dal capogruppo in Gran Consiglio Sergio Morisoli "che presenta idee concrete, numeri, priorità, un percorso. Una base di documento che dovrebbe fare propria il Governo cantonale". “Non siamo in Consiglio di Stato, ma almeno abbiamo una direzione chiara. E vogliamo dare il nostro contributo, perché le critiche — anche dure — devono sempre essere seguite da proposte costruttive”, ha spiegato Marchesi. “E diciamolo chiaro, senza giri di parole: se tra 16 mesi saremo nell'Esecutivo, questo documento diventerà la nostra bussola per risanare davvero le finanze cantonali". Il documento è stato approvato all’unanimità dal Comitato cantonale.

Le indicazioni di voto

Nel corso della serata sono state anche comunicate le indicazioni di voto per gli oggetti in votazione il prossimo 30 novembre. Il Comitato ha raccomandato di votare “no” sia all’iniziativa popolare “Per una Svizzera che si impegna (Iniziativa Servizio civico)” che a quella “Per una politica climatica sociale finanziata in modo fiscalmente equo (Iniziativa per il futuro)”. La direttiva ha infine annunciato l’intenzione di lanciare un referendum nel caso in cui venisse approvato, nell’ambito del preventivo 2026, l’aumento del 15% dei valori di stima.

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