Ticino
TiSin: “Non è stata violata alcuna legge”
Redazione
3 anni fa
L’organizzazione per il lavoro si difende dopo le accuse di Unia e Ocst di aver aggirato il salario minimo, sottoscrivendo un CCL con tre aziende del Mendrisiotto. Nando Ceruso: “In alcuni casi CCL sopra i minimi salariali”

Dopo le critiche emerse negli scorsi giorni sul CCL sottoscritto in tre aziende del Mendrisiotto, l’organizzazione del lavoro Tisin, che ha portato avanti le trattative con l’associazione Ticino Manufactoring, ha convocato una conferenza stampa in cui ha spiegato nel dettaglio l’accordo raggiunto. Per l’organizzazione è chiara una cosa: “non è stata violata alcuna legge”, afferma il presidente Nando Ceruso ai microfoni di Teleticino.

Il contratto al centro della discordia
I sindacati Unia e OCST hanno parlato di “manovre per aggirare il salario minimo”, con le aziende che hanno approfittato di una falla nella legge sul salario minimo che permette l’applicazione di contratti collettivi di lavoro (CCL). “Trovo la critica singolare visto che gli stessi sindacati hanno sottoscritto molti contratti al di sotto della soglia prevista dal salario minimo. Non vedo cosa ci sia di diverso”, risponde Nando Ceruso. Per Ceruso, inoltre, il contratto sottoscritto offre condizioni migliori di tanti altri sottoscritti dagli stessi sindacati. “Gran parte dei lavoratori sono sopra i minimi salariali stabiliti dal Gran Consiglio. I due terzi sono sopra i 18 franchi, un terzo sono quei salari che oscillano fra i 16-17 franchi. Quest’ultimi sono salari d’entrata, quindi per apprendisti o persone che devono acquisire una formazione. Una volta acquisita la formazione aziendale, scattano di categoria”. Il contratto presenta poi una novità, ovvero le indennità per lavoratori residenti di circa 200 franchi. A parte quest’ultimo punto, “non c’è niente di diverso da altri contratti”, precisa ancora Ceruso. “Sono normative che rispettano la legge federale sul lavoro e anche il disposto di legge entrato in vigore, che lascia l’apertura dei CCl proprio perché ci sarebbero delle aziende che sarebbero altrimenti in difficoltà. L’obiettivo è naturalmente superare i minimi salariali, ma la legge non è stata aggirata”.

Un lavoro svolto a titolo gratuito
I sindacati Unia e Ocst hanno definito TiSin una “pseudo-organizzazione sindacale”. Organizzazione che, fondata un anno e mezzo fa, è composta anche da esponenti leghisti come Sabrina Aldi (vicepresidente) e Boris Bignasca (membro di direzione). Ceruso, ex-sindacalista Ocst e ora in pensione, ha precisato durante la conferenza stampa odierna che lavora a titolo gratuito e che anche gli altri esponenti non percepiscono alcun stipendio. Sul numero degli affiliati non si è però sbilanciato, affermando solo che negli ultimi giorni l’organizzazione ha ricevuto numerose testimonianze di vicinanza. Sul fatto che i lavoratori non siano stati coinvolti nella discussione, Ceruso ha rimandato le accuse al mittente, sottolineando che TiSin ha incontrato oltre 800 lavoratori, con i quali ha discusso i nuovi termini del contratto.

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