
Nel quadro del progetto “G-enesis”, FFS Cargo ha annunciato la soppressione di almeno 40 posti di lavoro in Ticino, con la chiusura progressiva dei terminal di Cadenazzo e Lugano-Vedeggio entro il 2025. "Sebbene l’azienda affermi di voler evitare licenziamenti forzati, il ridimensionamento rappresenta una grave perdita in termini di occupazione qualificata, presidio ferroviario e attrattività economica della regione", viene sottolineato nel testo dell'interrogazione inoltrata al Consiglio di Stato da Avanti con Ticino&Lavoro, cofirmata dai deputati in Gran Consiglio Giovanni Albertini, Amalia Mirante e Evaristo Roncelli. A detta loro, tale decisione appare in contrasto diretto con gli obiettivi espressi nella mozione parlamentare del movimento, con la quale si chiede alla Confederazione di trasferire maggiori posti di lavoro pubblici e qualificati nel nostro Cantone, "promuovendo un riequilibrio federale concreto. Inoltre, questo intervento mette a rischio la politica di trasferimento modale promossa dalla Confederazione e dal Cantone, riducendo la competitività del trasporto merci su rotaia e penalizzando il ruolo strategico del Ticino come regione di transito".
L'interrogazione
Alla luce di quanto sopra i deputati di Avanti con Ticino&Lavoro chiedono al Governo:
1. Il Consiglio di Stato, anche in virtù degli importanti contributi relativi alle officine, è stato preventivamente informato dalle FFS o da FFS Cargo in merito al piano di chiusura dei terminal in Ticino? Se sì, con quale anticipo e quali margini di discussione sono stati previsti?
2. Il Consiglio di Stato condivide questa strategia, oppure ha espresso formalmente la propria contrarietà? Ha preso posizione presso la direzione delle FFS o la Confederazione?
3. In che modo il Consiglio di Stato intende difendere i lavoratori coinvolti, evitare che il piano si traduca in una perdita secca di occupazione e valorizzare alternative di rilancio (ricollocamenti, transizione interna, subentro di operatori privati)?
4. Alla luce della mozione “Avanti con Ticino&Lavoro”, il Consiglio di Stato intende chiedere alla Confederazione un rafforzamento della presenza occupazionale federale in Ticino anche nei settori logistici e industriali, in compensazione dei tagli FFS?
5. È intenzione del Consiglio di Stato richiedere una revisione del mandato di servizio pubblico di FFS Cargo, affinché comprenda l’obbligo di presidiare tutte le regioni linguistiche e non solo gli assi economicamente più redditizi?