Lugano
Stop ai sacchi da 110L. Unternährer: "Più lavoro per i locali", Valenzano Rossi: "Troppo ingombranti"
©Chiara Zocchetti - Ticinonews
©Chiara Zocchetti - Ticinonews
Redazione
3 ore fa
A Lugano i sacchi dei rifiuti si mettono ufficialmente… a dieta. Dal prossimo gennaio addio al formato extra large da 110 litri. Più ordine e meno sporcizia per la Città, ma più lavoro per la ristorazione, che storce il naso. Tra decoro urbano e disappunto, il cambiamento divide.

A Lugano i sacchi dei rifiuti si mettono a dieta. Dal 1° gennaio del prossimo anno, infatti, quelli formato extra large da 110 litri spariranno dalla scena. Troppo pesanti, troppo ingombranti e troppo spesso protagonisti di piccoli disastri urbani. Da qui la scelta: si passa al formato di 60 litri più piccolo, più leggero e più ordinato. “Con sacchi così grandi c’è spesso un utilizzo non proprio appropriato o difficoltoso. Inoltre, spesso si rompono durante il trasporto, o addirittura si bloccano all’interno dei cassonetti interrati, bloccandoli. Di conseguenza, i successivi sacchi vengono lasciati all’esterno”, ci spiega la capo Dicastero sicurezza e spazi urbani Karen Valenzano Rossi. 

Questione di contenitori

Ma se per la Città è una questione di ordine, per la ristorazione è soprattutto una questione di volumi. “È un fulmine a ciel sereno, non sapevamo niente. Il problema non riguarda il costo, quanto piuttosto i contenitori con coperchio in cui venivano messi i sacchi, ora troppo grandi per i 60 litri”, afferma il presidente di GastroLugano Michele Unternährer. Chiarito che non si tratta di una questione di costo aggiuntivo sul sacco, il Municipio ribadisce, invece, i costi relativi alla pulizia: “Come Città abbiamo dei costi ingenti di pulizia aggiuntiva del suolo pubblico, spesso causati proprio da questi sacchi. Quindi, direi che è un tema operativo di necessità funzionale per avere le cose ben fatte", prosegue Valenzano Rossi. "Capisco che cambiare le abitudini possa essere fastidioso, ma portare due sacchi piuttosto che uno non cambia molto. Smaltendo i rifiuti con la differenziata, inoltre, il problema non si pone”.

“Lavoro in più”

Un cambiamento di abitudine che, da parte dei ristoratori, non viene messo da parte così facilmente. “I sacchi da 60 litri si romperanno, perché non toccheranno più terra e saranno quindi troppo pesanti. Inoltre, dovremo cambiarlo molto più spesso. Ci sono locali che lavorano molto e hanno tanti rifiuti: con questo cambiamento dovranno andare a buttare il sacco 10 o 20 volte di più rispetto ad ora”, sostiene Unternährer. Ma per il momento, niente strappi immediati: i punti vendita potranno esaurire le scorte dei sacchi grandi. Dal 2026, però, cittadini e aziende dovranno adeguarsi. Unica eccezione saranno gli eventi, che con l’autorizzazione potranno continuare a usare i sacchi da 110L.