
“Una scelta ponderata e coerente con l’evoluzione della manifestazione e il numero di persone che visitano la Fiera di San Martino”. Così il Municipio di Mendrisio descrive – nella sua risposta a un’interrogazione del Gruppo Lega dei Ticinesi – la propria decisione di trasferire diverse bancarelle dell’edizione 2025 verso aree dell’evento considerate più periferiche. L’esperienza – spiega l’Esecutivo – “ha infatti dimostrato che la fiera attira a sé sempre più pubblico, il che rende impossibile immaginarsi di mantenere invariato il sedime della sagra”. Inoltre, già l’anno prima “si è visto che la zona ex pozzo di captazione è stata molto frequentata dal pubblico".
Un questionario per raccogliere suggerimenti
Il Municipio vuole altresì precisare che i mercatari non sono stati sentiti prima di procedere con l’assegnazione dei posti non per mancanza di disponibilità al dialogo, “ma perché l’intera pianificazione è stata condotta con logica e cognizione". La distribuzione degli spazi “è stata studiata per garantire equilibrio, ordine e coerenza tra le diverse tipologie di espositori”. Va inoltre considerato “che molti degli operatori potenzialmente più toccati da questa riorganizzazione sono nuovi partecipanti: senza la possibilità di essere collocati in questa area inedita, non avrebbero potuto prendere parte alla fiera”. Inoltre, già prima che emergesse l’attenzione sulla questione, era stata prevista la realizzazione di un questionario di soddisfazione da sottoporre ai partecipanti al termine dell'evento. L’obiettivo "è raccogliere opinioni, suggerimenti e valutazioni da parte di espositori e visitatori, così da disporre di dati utili a migliorare ulteriormente l’organizzazione delle future edizioni".
Feedback positivi
Per concludere, il Municipio si ritiene pienamente soddisfatto dei risultati conseguiti. "Numerose comunicazioni sono state ricevute da parte degli espositori e dei visitatori della fiera, esprimendo apprezzamento e riconoscenza per l’organizzazione e per gli interventi adottati". La fruibilità degli spazi e dei percorsi "è risultata notevolmente migliorata, e la fluidità dei movimenti e la distribuzione dei flussi di pubblico hanno permesso agli espositori presenti nella nuova zona di lavorare molto meglio". Pur riconoscendo che permangono alcuni aspetti puntuali da affinare, "l’esperienza maturata conferma che la direzione intrapresa è corretta e coerente con gli obiettivi prefissati", termina l'Esecutivo.
