
“Identificare un potenziale di riduzione sostenibile dei costi, senza abbassare in modo inappropriato il livello delle prestazioni”. È questo l’obiettivo dello studio condotto da Bak Economics su incarico del Consiglio di Stato sui conti dello Stato. Il fulcro dell’analisi, come spiegato nel rapporto, “è costituito da un benchmarking comparativo delle uscite nette degli ambiti operativi cantonali più rilevanti, nei settori dei Servizi generali, della Sicurezza pubblica, della Formazione, della Cultura, della Salute, della Sicurezza sociale, dei Trasporti e dell’Economia pubblica”. Insieme al preventivo 2024, viene ricordato, il Gran Consiglio “ha approvato anche l’iniziativa parlamentare elaborata ‘Per la revisione della spesa dello Stato’, presentata il 5 febbraio 2024 dalla Commissione Gestione e finanze”. Questa, nel dettaglio, “prevede che il Cantone Ticino effettui un’analisi della spesa pubblica”.
Cosa è emerso
Dallo studio, i principali risultati del benchmarking intercantonale mostrano che "il Canton Ticino presenta una minore centralizzazione nella ripartizione dei compiti rispetto agli altri Cantoni. Considerando nel complesso gli ambiti operativi confrontati, il Ticino sostiene il 72% dei costi, mentre il 28% grava sui Comuni". Quindi "l'amministrazione cantonale ticinese contribuisce in misura inferiore al finanziamento cantonale complessivo rispetto alla media degli altri Cantoni elvetici (77%)". A livello di benchmarking dei costi standard, "in totale 11 dei 29 ambiti operativi presentano costi standard, dunque uscite nette per abitante, superiore alla media: su tutti i campi analizzati l'indice medio è pari a 105, rispetto ai 25 Cantoni rimanenti. Il Canton Ticino presenta pertanto un'uscita netta per abitante superiore alla media".
Una questione anche di svantaggi strutturali
Lo studio evidenzia anche come il Cantone presenti complessivamente alcuni svantaggi strutturali, "in particolare nei settori dell’istruzione, della salute e del sociale negli ambiti operativi 'Formazione professionale', 'Scuole di formazione generale', 'Scuole universitarie', 'Ospedali', 'Cliniche psichiatriche', 'Anziani', 'Riduzioni dei premi' e 'Invalidità'. "I dati", si legge nello studio, "indicano che il Cantone Ticino presenta complessivamente strutture meno favorevoli rispetto alla media degli altri 25 Cantoni. Il fattore dei costi strutturali, che considera tutte le componenti strutturali, è in media pari a 1,04 su tutti gli ambiti operativi. Ciò significa che, a causa di fattori strutturali, il Cantone Ticino deve sostenere complessivamente costi superiori del 4% per fornire alla popolazione un livello medio di prestazioni".
Gli ambiti rilevanti
Secondo la valutazione del BAK Economics, per la verifica delle prestazioni nel Cantone Ticino sono particolarmente rilevanti gli ambiti operativi “Riduzione dei premi dell’assicurazione malattia” e “Trasporti pubblici”. Nell’insieme più ampio, vanno inoltre segnalati gli ambiti operativi “Anziani”, “Scuole pedagogiche e scuole universitarie professionali” e “Sostegno sociale”.
