Gran Consiglio
Scintille sul consuntivo del DI. Critiche trasversali, tra giustizia sotto pressione e spese contestate
Redazione
un giorno fa
Ripresa la sessione con l’esame dei rendiconti 2024: Maderni e Merlo chiedono ottimizzazioni interne, Gendotti attacca su influencer e organigramma, Lepori denuncia uno squilibrio a favore della Polizia. Gobbi si difende: “Le risorse si trovano, ma servono proposte concrete”.

È ripresa questo pomeriggio alle 14 la sessione del Gran Consiglio, con all’ordine del giorno l’esame dei consuntivi 2024 dei singoli dipartimenti. I deputati hanno iniziato i lavori partendo dal Dipartimento delle istituzioni (DI), chiamato a rendere conto delle spese e delle attività svolte nel corso dell’anno passato. Una fase importante della sessione parlamentare, che permette di fare il punto sull’utilizzo delle risorse pubbliche e di aprire il dibattito politico sulla gestione dell’amministrazione cantonale. Dopo aver annunciato che l'Ufficio presidenziale ha fatto sua una risoluzione di Matteo Pronzini e Pino Sergi (MPS), condannando una violazione del diritto internazionale a Gaza, il presidente Fabio Schnellmann ha lasciato la parola ai partiti. 

Maderni: "Il DI trovi internamente le risorse necessarie al potenziamento"

A prender parola per prima c'è stata la deputata PLR Cristina Maderni, la quale ha sollevato la questione della spesa del consuntivo 2024 del DI. "Quasi 466 milioni di franchi, con un delta negativo sul preventivo di 17 milioni. Signor Gobbi: in 14 anni con lei alla presidenza il Tribunale d’appello e il Consiglio della magistratura, nei loro rapporti annuali, hanno avanzato sistematicamente delle richieste che possono essere riassunte in una sola parola: potenziamento. Ma a queste richieste non è mai stata data priorità, che questo Parlamento ha però sottolineato approvando la risoluzione della Commissione giustizia a ottobre 2024". Maderni ha poi sottolineato che per creare una colonna del ministero pubblico occorrono circa 200 mila franchi annui, "cifra che corrisponde allo 0,15% del budget del DI. Sappiamo che servono almeno tre potenziamenti, e come gruppo PLR auspichiamo che lei (Gobbi) trovi internamente le risorse necessarie ottimizzando l’organizzazione del suo dipartimento, come è doveroso in tempi di ristrettezze di bilancio". Punto di vista e considerazioni a cui si allinea anche Tamara Merlo di Più Donne. 

Gendotti: "Soldi spesi per influencer e personal trainer della Polizia"

Parlando di risorse, la deputata del Centro Sabrina Gendotti ha spiegato che la Commissione della gestione ha chiesto al Governo una serie di documenti, tra cui la tabella concernente l’evoluzione degli effettivi della Polca dal 2010 al 2024, "cresciuti di 203,6 unità". Per quanto riguarda la comunicazione, si è passati da 2 a 8,5 unità (+6,5), servizi del Comando da 1 a 64,6 unità (+63,6), la Polizia giudiziaria è cresciuta di oltre 70 unità, ma perché è stata costituita la scientifica (20 unità). Per quanto riguarda lo Stato Maggiore si è infine passati da 45,4 a 177,7 unità (+132,3). "Non so cosa ci sia da coordinare, magari uno sbarco sulla luna". Gendotti ha poi proseguito ricordando che Gobbi, in apertura dell’anno giudiziario, "ha ribadito la centralità del dialogo all’interno della Giustizia all’insegna del rispetto e della trasparenza, dove ognuno deve assumersi le sue responsabilità. Ma le richieste di potenziamento non sono mai state ascoltate, ma c'è comunque la consapevolezza che in certi settori c’è ancora margine di miglioramento riguardo efficacia ed efficienza del lavoro". Lo stesso "non si può dire della Divisione della giustizia, la quale non sembra mostrare particolare interesse nelle riforme proposte dalla Commissione giustizia e diritti, preferendo concentrarsi sul progetto federale di digitalizzazione". Per la deputata i soldi per rimpiazzare la direttrice aggiunta della Divisione "si sono trovati, anche se si tratta di una figura totalmente inutile creata negli ultimi anni, così come per assumere influencer e personal trainer della Polizia". Gendotti ha poi concluso citando fra le righe il tanto discusso arrocco leghista. "Il teatro dell’assurdo a cui hanno assistito i ticinesi non è degno di questo Cantone: sfruttare l’apertura dell’anno giudiziario per annunci roboanti di cambi di dipartimento – non avvallato dal Governo – non rispettandone la collegialità è un atto di arroganza e mancato rispetto del terzo potere, della democrazia e di questo Cantone". 

Lepori: "Un dipartimento squilibrato e a favore della polizia"

Dal canto suo, la socialista Daria Lepori ha sottolineato come nonostante dal rapporto della Magistratura 2024 emergano cifre rallegranti, non mancano però segnali allarmanti. "In alcune sedi i risultati sono stati ottenuti solo grazie a ore di lavoro straordinarie. Magistrati e funzionari hanno usufruito solo in parte dei giorni di vacanza spettanti. Ci sono situazioni di lavoro al limite delle possibilità, incarti decisamente complessi e una sempre maggiore laboriosità e complessità delle procedure. Nonostante il nuovo record di incarti evasi (oltre 50mila), le giacenze sono in crescita". A preoccupare la deputata è il fatto che, a suo dire, "una giustizia con il motore ingolfato ha ripercussioni molto negative sulle vittime, sugli accusati, sui cittadini e sull’economia. Ma anche sullo Stato, che a causa di disservizi deve risarcire i danni". I numeri, spiega Lepori, mostrano che i ritardi sono di natura strutturale, "e non sono da ricondurre al lavoro interno, condotto al limite delle possibilità". Una situazione non nuova, che si protrae di fatto già da anni, " ma dai vertici del DI non arrivano risposte. È un dipartimento squilibrato e a favore della Polizia. Per ogni impiegato della giustizia agiscono 3,6 poliziotti, motivo per cui le giacenze non diminuiscono". Motivazioni, queste, che hanno portato il PS a optare per la bocciatura del consuntivo del dipartimento in questione. "Una bocciatura che lo stesso Gobbi ha sancito con la mossa dell’arrocco dei dipartimenti. La giustizia non ha bisogno di un cambio di dipartimenti, ma di un cambio di mentalità". 

Gobbi: "Le misure di compensazione vanno proposte"

A prendere infine parola per rispondere agli interventi c'è stato il direttore del DI Norman Gobbi, il quale ha ricordato come il giudizio politico sui consuntivi viene espresso ogni anno e su tutti i dipartimenti, "ma raramente ne seguono decisioni concrete". Eppure, ricorda Gobbi, è proprio in fase di preventivo che il Parlamento ha la piena facoltà di intervenire: "se un settore necessita di maggiori risorse, i deputati possono proporre modifiche alle voci di spesa o presentare decreti ad hoc per correggere o rafforzare determinati ambiti. Secondo Gobbi, però, a mancare sono spesso proposte strutturate e misure concrete, anche da parte delle minoranze: “Non ho mai visto emendamenti o decreti legislativi per correggere spese specifiche, né richieste formulate in modo così dettagliato come quelle che, a detta vostra, arriverebbero oggi dalla Magistratura”. E proprio sulla giustizia, Gobbi ha voluto chiarire che ridurre la Magistratura ai soli tribunali o al Ministero pubblico è una visione parziale. "Dietro c’è un intero sistema di supporto, comprese anche le strutture carcerarie". Soffermandosi poi sulla Polizia cantonale, ha evidenziato come una parte importante degli effettivi – circa un agente su sette – sia finanziata dalla Confederazione, grazie alla capacità del Cantone di intercettare fondi federali per compiti svolti a beneficio del Paese, dalla sicurezza stradale a quella nazionale. “Il Ticino, per la sua posizione geopolitica, è chiamato a fare più di altri Cantoni su diversi fronti.” Il direttore del DI ha anche citato l’evoluzione della Centrale comune d'allarme (CECAL), oggi attiva 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, che unifica i numeri d’emergenza 117, 118 e 144. “Per garantire una persona in servizio, ce ne vogliono sei disponibili, considerando malattie, turni e recuperi.” Infine, ha replicato a chi criticava l’assunzione di un personal trainer nella Polizia cantonale: “Non si tratta di una nuova figura assunta, ma di una risorsa già attiva presso l’Ufficio dello Sport. L’abbiamo semplicemente trasferita, a causa di difficoltà amministrative nel gestire prestazioni condivise tra uffici.” Quanto ai potenziamenti richiesti, ha concluso, “si parla di circa 2 milioni di franchi: risorse che si possono trovare tramite misure di compensazione, ma queste devono anche essere proposte da chi chiede i potenziamenti.”

Rendiconto 2024 DI

A fine discussioni si è proceduto con la votazione del Rendiconto 2024 del DI: accolto con 36 voti favorevoli, 26 contrari e 20 astenuti.