Ticino
Riva San Vitale, Consiglio di Stato sostiene progetto per recupero Fornaci
immagine CdT/Maffi
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Ginevra Benzi
2 anni fa
Licenziato oggi dal Consiglio di Stato il messaggio che propone lo stanziamento di un contributo a fondo perso di più di un milione di franchi a sostegno del progetto di recupero del comparto Fornaci di Riva San Vitale

Il Consiglio di Stato, su proposta del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE), nella sua seduta odierna ha licenziato un messaggio a sostegno del progetto di recupero e rivitalizzazione del comparto Fornaci di Riva San Vitale. Nel messaggio viene proposto uno stanziamento di contributo a fondo perso pari a 1'055'000 di franchi.

Un’importanza storica e culturale
Per il Comune di Riva San Vitale, questo progetto di recupero degli edifici storici protetti delle antiche Fornaci del comune rappresenta un’occasione unica per valorizzare un comparto la cui rilevanza, sia storica che culturale, interessa l’intera regione. Tramite importanti lavori di recupero e restauro conservativo, il progetto vuole offrire in ottica moderna un luogo caratterizzato in tempi passati dalla lavorazione industriale-artigianale del cotto, un materiale storicamente importante non solo nel Mendrisiotto e Basso-Ceresio, ma in tutto il Cantone.

Un progetto per la società
Con il recupero dell’antica fornace, dei forni, dell’atelier di ceramica e della casa dell’artista (ex casa Gorla), il progetto ha l’obiettivo di riconsegnare al pubblico, in particolare ai cittadini di Riva San Vitale, un’importante testimonianza storico-culturale. Nel progetto sono previsti l’inserimento di laboratori per lavorare e cuocere i materiali in chiave moderna, permettendo la creazione di offerte e attività per artisti e artigiani. In questo modo, il comparto Fornaci potrà diventare un punto di riferimento artistico sia in Svizzera che all’estero.

Benefici culturale ed economici
Il recupero di quello che sarà il “Quartiere Antiche Fornaci” faciliterà lo sviluppo di iniziative locali e di collaborazioni artistiche e culturali che aiuteranno a generare importanti benefici sia per quanto riguarda nuove attività economiche, culturali e sociali, ma anche per opportunità lavorative per l’intero territorio. La realizzazione del progetto permetterà anche di rafforzare l’offerta turistico-culturale regionale, che unita alle offerte dell’Unesco come il Monte San Giorgio garantirà la creazione di una nuova proposta attrattiva e unica nel suo genere.

Cosa chiede il Consiglio di Stato
Per questi motivi, il Consiglio di Stato, dando seguito alla volontà espressa dall’Ente regionale per lo sviluppo del Mendrisiotto e Basso Ceresio di considerare questo progetto prioritario per la propria regione, propone lo stanziamento di un contributo di 1'055'000 franchi ai sensi del Decreto legislativo a favore di misure cantonali di politica regionali complementari al Programma d’attuazione della politica economica regionale 2020-2023 a fronte di un investimento complessivo che ammonta a 3'250'000 franchi. Il progetto beneficerà anche di un contributo ai sensi della legge sulla protezione dei beni culturali per 320'000 franchi. Con la decisione di oggi il Consiglio di Stato conferma dunque la volontà di sostenere progetti regionali interessanti e con ricadute per lo sviluppo economico cantonale.

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