
Ieri, 26 agosto, i cittadini promotori del referendum contro il credito comunale di mezzo milione di franchi a favore del ristorante stellato Osteria Cuntitt, convinti delle proprie ragioni e della necessità che sia il popolo a pronunciarsi su questa spesa, hanno inoltrato ricorso al Consiglio di Stato contro la scelta del Municipio di Castello di dichiarare nullo il referendum. Con questo atto intendono "difendere non solo le ragioni democratiche del voto popolare, ma anche i diritti dei più di 300 cittadini del Comune che hanno sottoscritto la richiesta referendaria", si legge nel comunicato.
Il referendum
Il Municipio aveva dichiarato nullo il referendum a causa di una svista formale nelle avvertenze legali sul modulo per la raccolta delle firme. I cittadini promotori "si scusano per la svista con coloro che li hanno sostenuti, ma ritengono che non sia giusto per un cavillo ignorare i diritti politici e la volontà dei cittadini di esprimersi democraticamente sul credito in questione". L’esercizio dei diritti politici - prosegue il testo - "è un fondamento del nostro sistema democratico e le oltre 300 firme depositate nei termini stabiliti, la cui validità è stata verificata dallo stesso Municipio, meritano la debita considerazione".