Castel San Pietro
Il referendum su Cuntitt "è irregolare e irricevibile"
©Chiara Zocchetti
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Redazione
un giorno fa
Il Municipio di Castel San Pietro ha dichiarato irricevibile il referendum per "un vizio formale grave".

Il referendum sulla masseria Cuntitt di Castel San Pietro non dovrebbe tenersi. "È irregolare e irricevibile": lo si legge su una comunicazione pubblicata sull'albo comunale del paese momò. La motivazione dell'annullamento del referendum è un vizio di forma: semplificando il linguaggio burocratico del documento, secondo il Municipio di Castel San Pietro, sulla domanda di referendum manca un'indicazione importante. I referendisti avrebbero infatti dovuto scrivere che in caso di frode elettorale o corruzione elettorale sono previste una pena detentiva sino a tre anni o una pena pecuniaria. Potrebbe sembrare una piccolezza, ma il Municipio di Castel San Pietro precisa che la giurisprudenza del Tribunale federale ha più volto indicato che l'obbligo di quest'indicazione "non costituisce un requisito formalistico eccessivo, mentre la sua omissione non è un'irregolarità minore, bensì un vizio formale grave".

"Nessun margine di discrezionalità"

La decisione è stata presa nella seduta di ieri sera dell'esecutivo comunale. "Nel rispetto delle proprie competenze istituzionali, il Municipio ha agito in adempimento dei propri doveri. Di fronte a un vizio giuridico sostanziale come quello accertato, non vi era alcun margine di discrezionalità", giustifica il Municipio in un comunicato stampa. "Tale circostanza è stata confermata anche da una perizia giuridica esterna commissionata dall’Esecutivo".

Più di 300 firme

Con 312 firme valide, la domanda di referendum aveva raggiunto il quorum delle 246 firme necessarie per chiamare la popolazione alle urne. Gli abitanti di Castello in teoria non voteranno sul tema, sebbene occorra ricordare che contro l'annullamento del referendum c'è la possibilità di ricorrere al Consiglio di Stato.

Le posizioni

Un comitato interpartitico aveva lanciato un referendum contro un credito da 490'000 franchi per realizzare dei lavori di ristrutturazione all'Osteria Cuntitt. Il progetto prevede principalmente di ristrutturare la cucina, riorganizzare gli spazi interni e realizzare una bussola d'ingresso all'Osteria. Secondo i promotori, i lavori previsti sono "esagerati". A Ticinonews, un rappresentante del comitato referendario aveva inoltre affermato che la spesa è incoerente con "recenti decisioni, come l’aumento del moltiplicatore". La sindaca Alessia Ponti aveva replicato sottolineando come "più della metà di questi 490'000 franchi verrebbero pagati tramite l’aumento del canone di locazione dell’attuale gerente del ristorante".