Ticino
Quante “società bucalettere” a Lugano?
Foto CdT
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Marco Jäggli
5 anni fa
Il gruppo PS domanda come si agisca contro le società di facciata che potrebbero celare riciclaggio di denaro o altri reati

“Società bucalettere: tutto sotto controllo?” Questo il titolo dell’interrogazione comunale firmata da Edoardo Cappelletti (PC) e dal gruppo PS, in cui si chiedono al Comune delucidazioni sugli “enti giuridici operanti nel settore finanziario che, non essendo facilmente rintracciabili in mancanza di uffici o recapiti propri, possono celare attività illecite come il riciclaggio, la truffa o la frode fiscale”. Un tema balzato di recente agli onori della cronaca dopo le recenti operazioni contro la ‘ndrangheta in Svizzera, e in particolare in Ticino, oltre alla stima di almeno venti cellule mafiose presenti in tutta la Confederazione. Nell’interrogazione si fa riferimento in particolare all’intervista a Paolo Bernasconi alla NZZ am Sonntag in cui l’ex procuratore pubblico affermava che ‘’per anni mafiosi e loro sodali hanno potuto aprire società bucalettere in Ticino e in Mesolcina, utilizzate per celare le loro attività criminali mentre polizia, procure, autorità comunali e del registro di commercio stavano a guardare’’.

Partendo da questi presupposti, Cappelletti e il Gruppo PS pongono le seguenti domande al Municipio:

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