Ticino
Quando è il famigliare a maltrattare l’anziano
© CdT/ Chiara Zocchetti
© CdT/ Chiara Zocchetti
Daniele Coroneo
3 anni fa
Fatica e frustrazione da parte del famigliare curante possono portare a maltrattamenti involontari dell’anziano. Formazione e sostegno sono essenziali

Accudire un famigliare anziano, soprattutto se malato, non è sempre facile. Fatica e frustrazione portano spesso a maltrattamenti, non solo fisici. In effetti, questi possono essere “di tipo psicologico, finanziario, fisico, sessuale, ma vediamo anche negligenza”, spiega a Ticinonews Francesca Ravera, psicologa di ProSenectute. “La persona anziana maltrattata si può sentire lesa nella sua autostima e nella sua identità. Le conseguenze possono anche essere depressive”.

Non intenzionali
Questi maltrattamenti sono però spesso involontari: “Le persone che si occupano degli anziani possono essere molto stressate”, spiega Ravera. “Talvolta c’è frustrazione anche per il mancato riconoscimento degli sforzi profusi. Questo può portare a dei maltrattamenti non intenzionali”.

“Siamo tutti a rischio di diventare maltrattanti”
La formazione e il sostegno sono essenziali per rispondere a queste difficoltà. “È sempre possibile trovare delle strategie condivise che permettano di andare verso un trattamento positivo dell’anziano”, illustra Carla Sargenti, docente e ricercatrice della Supsi. “Siamo tutti a rischio di essere una volta maltrattanti, magari anche nei confronti della nostra cara mamma o di nostro marito. Dobbiamo parlarne, con l’obiettivo di agire in modo sempre migliore per la qualità di vita di tutti gli attori coinvolti, quindi anche del curante”.

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