Caos Tpc
Quadri e Verda Chiocchetti sulla foto: "Non c'è limite giusto se non si hanno comportamenti illegali"
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Redazione
3 mesi fa
Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti, i due giudici destituiti del Tribunale penale cantonale, tornano a parlare sia della foto che li ritraeva in un locale pubblico con Quadri vestito con abiti femminili, sia di quella inviata da Ermani con la scritta "ufficio penale". C'è "una disparità di trattamento", affermano.

Tornano a parlare i giudici destituiti Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti. Lo fanno, ancora una volta, sulla vicenda nota come "caos al Tpc" e sulla foto che li ritraeva in discoteca. Nelle scorse settimane hanno inoltrato a La Regione una presa di posizione in cui hanno risposto alle polemiche sollevate in particolare da alcuni esponenti politici e oggi, sui canali social del foglio bellinzonese, hanno ripreso la parola affermando "di essere delusi per come la politica riconosca tutta una serie di comportamenti di identità, come si vede a Sanremo o all'Eurovision Song Contest, ma non permetta a due giudici di comportarsi nella stessa maniera". Insomma, "si proclama l'esistenza di una serie di diritti, ma quando vengono attuati si grida allo scandalo".

"Non c'è limite giusto se non si hanno comportamenti illegali"

Da quando il Mattino della Domenica ha pubblicato la fotografia "si è detto che il nostro comportamento non è stato etico e compatibile con il ruolo di giudice". Ma "perché c'è stata una reazione così forte e smisurata?", si chiede Francesca Verda Chiocchetti. "La reazione è stata talmente forte e piena di livori che deve far pensare in che direzione sta andando la classe politica". Questo anche perché "non c'è limite giusto o sbagliato se non si hanno comportamenti illegali". Quanto successo, inoltre, "mostra una società patriarcale, con una foto che mostra due falli con la scritta 'ufficio penale' che passa come una cosa divertente, mentre noi seduti in un esercizio pubblico con abiti femminile passiamo per immorali". Per Verda-Chiocchetti "c'è una disparità enorme" di trattamento. Il bello di una società democratica, conclude Siro Quadri, "è comportarsi per quello che si è senza essere criticati". Una sensazione che i due "non hanno incontrato in questa situazione". Ma l'auspicio per il futuro "è che le cose possano cambiare".