
Si è tenuto ieri in Pretura penale a Bellinzona il processo a carico dell'ex municipale di Giubiasco Giancarlo Jorio, accusato di diffamazione.
In gennaio Jorio era stato oggetto di un decreto d'accusa stilato dalla procuratrice pubblica Marisa Alfier, che lo condannava a una pena pecuniaria di 4'500 franchi e a una multa di 900 franchi, per aver gettato il sospetto, tramite una lettera inviata al Municipio e al Cantone, che in uno studio estetico del Borgo si esercitasse la prostituzione.
Jorio, che al momento dei fatti non ricopriva più nessuna carica, si era opposto al decreto e così ieri ha dovuto affrontare il processo, con il patrocinio dell'avvocato Andrea Rotanzi.
Il legale ha sottolineato che con la sua segnalazione Jorio non voleva offendere nessuno, ma solo chiedere una verifica del profilo edilizio delle attività svolte nello stabile, situato a pochi passi dalla sua abitazione.
E il giudice Siro Quadri gli ha dato ragione, anche alla luce di una clausola contenuta nel contratto dello studio estetico che vieta esplicitamente la pratica del meretricio in quegli spazi. Inoltre il giudice ha rimarcato che la segnalazione di Jorio avrebbe dovuto restare coperta dal segreto d'ufficio: invece qualcuno l'ha riferita alla titolare dello studio estetico, che l'ha denunciato.
"Una volta cresciuta in giudicato la sentenza" ha affermato Jorio in merito a quest'ultimo aspetto, "chiederò la verifica del corretto agire delle autorità."
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