Ticino
Pozzo Polenta, "ci batteremo per il risanamento completo del sito"
Zona di captazione di acqua del Pozzo Polenta a Morbio Inferiore.  © CdT
Zona di captazione di acqua del Pozzo Polenta a Morbio Inferiore. © CdT
Redazione
8 mesi fa
Dopo che il Cantone ha intimato il risanamento del sito inquinato, su cui pende un ricorso della stazione di benzina,i gruppi Morbio2030 e Sinistra e Verdi di Balerna intendono battersi per mantenere le zone di protezione nella zona.

I gruppi Morbio2030 e Sinistra e Verdi di Balerna chiedono maggiore trasparenza sulla vicenda dell'inquinamento del Pozzo Polenta e pure l'inizio urgente dei lavori di risanamento dopo che il Cantone ha intimato al gestore di benzina di Balerna di elaborare un piano di risanamento. Troppo tempo è passato da quando la vicenda ha avuto inizio ed è il momento "di mettere l'interesse pubblico al primo posto", sottolineano le due forze politiche in una nota odierna.

Una vicenda lunga 16 anni

"Dal giorno della scoperta dell’inquinamento che ha decretato la perdita dell’unica captazione di Morbio sono passati ben 16 anni", evidenziano le due forze politiche. "Sono stati anni segnati da disguidi incredibili, a cui ha contribuito persino la Procura, e da estenuanti lungaggini orchestrate dal gestore della stazione di benzina, situata in territorio di Balerna, e dai suoi avvocati, a suon di ricorsi e addirittura impedendo l’accesso alla struttura per lo svolgimento delle indagini. Ancora una volta gli interessi economici di pochi hanno prevalso sull’interesse pubblico e sulla protezione dell’ambiente".

Poca trasparenza

"Riguardo ai contenuti della marea di carta prodotta, purtroppo da parte dei due Municipi non è mai giunta un’informazione attiva al Consiglio Comunale, e ancor meno alla popolazione", sottolineano le due forze politiche. "Il poco che si è potuto sapere in tutti questi anni è sempre giunto con il contagocce e in termini molto generici, solo su sollecitazione di interpellanze o interrogazioni. Soprattutto, non è trapelato nulla circa i contenuti di un recente documento con cui il Dipartimento del territorio intima alla stazione di servizio di allestire la prima fase del progetto di risanamento entro il 30 aprile 2024. Intimazione contro cui la suddetta società ha nuovamente inoltrato ricorso, evidentemente al solo scopo di ritardare la procedura".

Agire con urgenza

La decisione del Governo di puntare sul risanamento risale allo scorso ottobre. Per i gruppi Morbio 2030 3 Sinistra e Verdi di Balerna è dunque giunto il momento di agire con urgenza. Un'urgenza dovuta, come emerge anche dal documento del DT, "oltre che all'importante quantitativo di benzina già entrato nel terreno e nella falda acquifera, anche al fatto che fino al 2021 vapori di benzina hanno continuato a propagarsi nel terreno e nella falda, aggravando l’inquinamento iniziale. È una rivelazione che lascia l’amaro in bocca, perché alla negligenza sembra aggiungersi l’intenzionalità, e questo rende ancora più intollerabile il fatto che il procedimento penale sia stato lasciato cadere in prescrizione nel 2015".

Speranza per il futuro

Le due forze politiche su dicono tuttavia anche fiduciose proprio a seguito di questo documento. "Il Dipartimento del territorio prevede infatti come obbiettivo finale del risanamento l’eliminazione completa delle sostanze inquinanti e il rispetto dei valori di potabilità dell’acqua. Si dovrà inoltre procedere allo smantellamento della stazione di benzina e alla rimozione di tutte le sottostrutture suscettibili di costituire una fonte di inquinamento. Il Cantone riserva comunque la possibilità di stabilire un obiettivo di risanamento meno esigente, nel caso in cui il Comune di Morbio Inferiore dovesse effettivamente e formalmente rinunciare al proprio pozzo di captazione".

Mantenere le zone di protezione

In questo contesto Morbio 2030 e Sinistra e Verdi di Balerna - che hanno sempre difeso il mantenimento delle zone di protezione e della zona verde ancora presente, nonché la preservazione del Pozzo Polenta - intendono rivendicare il risanamento completo del sito e il mantenimento delle zone di protezione. "Lo scopo deve essere quello di tornare un giorno a captare l’acqua, per scopi potabili o almeno per un uso agricolo". Le due forze politiche intendono ricorrere a tutti gli strumenti democratici a loro disposizione, se necessario fino al referendum per coinvolgere la popolazione, affinché il comune di Morbio mantenga le zone di protezione nel contesto della prevista pianificazione intercomunale Serfontana-Bisio. "Aggiornare le zone di protezione dopo anni di incuria non sarà facile tecnicamente e finanziariamente, ma di certo non è impossibile: tutto dipende dalla volontà politica, dal coraggio e dalla lungimiranza di chi adotterà le decisioni, e soprattutto da quanto valore si saprà dare alla nostra acqua", rilevano le due forze politiche. "Il fatto che il Dipartimento del territorio preveda di restituirle la potabilità, è già un gran passo avanti, se si considera che l’opinione finora prevalente dava il pozzo come irrimediabilmente compromesso dall’inquinamento", conclude la nota.